“Ricordati di piazzale Loreto”, Michetti: «Sono turbato da tanto odio. Ma ora pensiamo a vincere»
“Sì, sono molto turbato”. Così Enrico Michetti, ospite a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, parlando delle minacce di morte e le scritte contro di lui firmate con la stella delle Br apparse sui muri del comitato elettorale. Un brutto risveglio per il candidato del centrodestra, vittima in queste settimane di una incredibile campagna di odio da parte della sinistra. Che, con la grancassa della stampa amica, ha trasformato la sfida per la conquista del Campidoglio in una guerra all’ultimo sangue contro presunti fascisti riesumati dalle ceneri.
Michetti: sono turbato dalle minacce, io moderato
“Io sono sempre stato dell’Azione cattolica“, dice l’avvocato sfidante di Gualtieri. “Ho scritto sui principi fondamentali della Carta costituzionale. Mi hanno scritto ‘fascista ricordati di piazzale Loreto’. Ma io sono una persona moderata, che ha avuto una sola tessera, quella della Democrazia Cristiana”. Che non abbia un profilo da estremista, del resto, lo sanno anche i sampietrini. Ma il giornalista non resiste alla domanda sul ventennio. Si offende quando le danno del ‘fascista’? “Ogni persona si offende nel momento in cui ti dicono che sei qualcosa che in qualche misura offende la libertà”, risponde Michetti. Che aggiunge: “E io sono per la libertà, per la patria, il rispetto delle istituzioni, per la famiglia, per tutto ciò che è una convivenza civile tra esseri umani”.
“Vinceremo il ballottaggio, ma non dico i numeri”
“Il ballottaggio? Lo vinciamo noi”, dice Michetti sfidando l’escalation di attacchi che ha dovuto subire. Alla vigilia della manifestazione beffa a piazza San Giovanni contro i fascismi. Una passerella sicura di spot per Gualtieri. “Con le percentuali non sono bravo, diciamo che ci sono delle buone chance”, risponde ai conduttori che vogliono i numeri.
“Se la Raggi mi votasse sarei orgoglioso”
Per chi voterà Virginia Raggi? , incalzano i conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. “Se votasse per me ne sarei fiero e contento. Ci sono degli aspetti che io curerò molto, come l’Expo. Per cui l’amministrazione capitolina ha fatto un ottimo lavoro, tanto che sotto questo profilo i sono ottime possibilità che ci venga accreditato l’evento”. Come è noto la sindaca uscente non ha dato indicazione di voto per il secondo turno. E ha incontrato entrambi i candidati sindaci. Ma in molti sono pronti a scommettere che la Raggi si vendicherà degli attacchi del Pd e della sterzata dem dei vertici grillini. I voti di Calenda, invece, secondo Michetti “andranno una parte alla sinistra e una alla destra”.
“In due anni il Tevere può diventare balneabile”
Cosa farebbe se dovesse diventare sindaco? “Prima lo rendiamo salubre, poi faccio il bagno nel Tevere”, risponde Michetti pensando al biondo fiume che ha dato i natali a Romolo e Remo. Appassionato di Roma antica il candidato di centrodestra conferma l’ambizioso progetto di rendere balneabile il Tevere. “Con delle procedure – dice – entro due anni si può fare”. “Allora se lei diventa sindaco e il Tevere diventa balneabile tra due anni ci facciamo il bagno insieme”, scherzano i conduttori ricevendo un “Eddai” come risposta da Michetti.
Bello Piazzale Loreto! Non si rendono conto che i partigiani agirono per odio e vendetta proprio come stanno facendo i Talebani in Afghanistan contro cui c’è la dura condanna del PD. Ipocriti.