Strasburgo, no di FdI alla Farm to Fork. Berlato: “Penalizza le nostre imprese agroalimentari”
No di Fratelli d’Italia alla Farm to Fork. “Ieri a Strasburgo, durante la Plenaria del Parlamento europeo, la delegazione di Fratelli d’Italia ha espresso voto contrario sulla strategia ‘Farm To Fork’”. Lo rende noto un comunicato di Raffaele Fitto e dei 5 europarlamentari del gruppo Ecr-FdI. Sul testo, si chiarisce, “sono comunque stati raggiunti alcuni aspetti positivi. Anche se in forma parziale. E meno incisiva del richiesto. Come ad esempio la menzione della dieta mediterranea come una dieta sana ed equilibrata. Ad alto valore nutrizionale, sociale e culturale. Il rispetto degli standard di produzione europea per le importazioni. L’attenzione ad una remunerazione giusta per i produttori”.
Fratelli d’Italia dice no al Farm to fork
Altri aspetti – prosegue la nota – come la possibilità di schemi nutrizionali obbligatori per l’etichettatura come il Nutriscore. Il pregiudizio sul consumo e la produzione di alimenti di origine animale. Nonché l’aumento dei costi di produzione per le nostre aziende. Che favorirebbe le importazioni di produzioni a un costo di mercato più basso ci rendono molto critici”. Nel comunicato a firma Procaccini, Fiocchi, Berlato, Sofo e Milazzo, si esprime contrarietà a questa strategia. Che mostra un “evidente approccio ideologico da parte della Commissione europea. Che rischia di penalizzare le nostre imprese agricole e agroalimentari. Espressione del nostro Made in Italy”.
Berlato: ecco perché ho bocciato la proposta
Il piano della Commissione “dal produttore al consumatore” aumenterà i costi delle produzioni a carico di allevatori e coltivatori. E farà diminuire le loro produzioni. È il parere dell’europarlamentare Berlato che spiega le ragioni del suo no. Ispirato alla tutela del mondo della cultura rurale. “Avevamo proposto che il nutri score non avesse carattere vincolante. Hanno bocciato anche questa proposta. Cosi bibite gassate sembreranno ai consumatori sane quanto nostri prodotti di eccellenza. La Farm to Fork è davvero disastrosa per gli allevatori e produttori italiani.” Così Berlato che riassume gli sforzi di Fratelli d’Italia in commissione Ambiente per dare la priorità a obiettivi realistici.
L’ideologia verde penalizza allevatori e agricoltori
“Volevamo proteggere i nostri agricoltori da procedure burocratiche verdi”. Che porteranno aumenti sproporzionati dei costi di produzione. E perdita di competitività dell’agricoltura europea. Perderemo competitività verso i paesi terzi. Che non hanno certo le nostre limitazioni. Ccon grave danno per l’economia italiana. Già gravemente provata dopo un anno e mezzo di pandemia”. La denuncia continua: “Nella relazione approvata dal Parlamento mancano soluzioni e programmi per allevatori e agricoltori. L’ideologia verde al Parlamento europeo ha preso il sopravvento sul buon senso. Il risultato è che la normativa nel suo complesso non sarà sostenibile per gli operatori del settore sul piano della sicurezza alimentare. Siamo riusciti – conclude l’europarlamentare – a far inserire la tutela della dieta mediterranea. Ma il risultato non basta. Gli obiettivi sono lodevoli, ma ci troviamo di fronte ad un approccio di tipo ideologico. Che non tiene minimamente conto della realtà“.