Striscia la Notizia, botte a Brumotti: esplode la rabbia della Polizia. Fari puntati sui fiancheggiatori
Procedono a ritmo serrato le indagini sulla grave aggressione di San Severo, in provincia di Foggia. Un’aggressione alla troupe di “Striscia la Notizia” e di Vittorio Brumotti, che ha avuto un terribile pugno al volto. Altre persone potrebbero essere destinatarie di provvedimenti della autorità giudiziaria. Gli uomini in divisa, infatti, stanno puntando i riflettori sui “fiancheggiatori” dell’azione violenta. Brumotti stava svolgendo un servizio sullo spaccio di droga “a cielo aperto” nel quartiere San Bernardino. Colpiti anche alcuni poliziotti intervenuti in sua difesa. La sera stessa gli agenti avevano arrestato due persone, entrambe con precedenti penali, anche per spaccio di stupefacenti. Hanno provocato lesioni con una prognosi di 30 giorni a Brumotti e a un agente di Polizia per una prognosi di 20 giorni. Inoltre, contusioni lievi ad altri poliziotti.
Striscia la Notizia, la rabbia degli agenti
«Questo ennesimo grave episodio di cronaca è solo l’ultima triste conferma. In questo paese esistono porzioni di territorio in cui non c’è la minima percezione dello Stato e delle sue regole». Lo afferma Walter Mazzetti (Fsp Polizia). «Sono zone “terra di nessuno” in cui vige la legge della prepotenza, la sottocultura della tracotanza. C’è il menefreghismo più totale per l’ordinamento dettato dalla certezza dell’impunità». Un’impunità «che alimenta l’arroganza di ogni tipo di delinquenti». Interviene Michele Costa (Siulp). «Vogliamo ricordare che i nostri colleghi risultano privi di qualsivoglia copertura sanitaria riabilitativa. Un vuoto al quale si aggiungerà la perdita retributiva determinata dalla mancata corresponsione degli emolumenti accessori per tutto il periodo di malattia».
Si analizzano le fasi dell’aggressione
Gli investigatori valutano passo dopo passo le fasi dell’aggressione. La presenza dei tre operatori Mediaset, muniti di body-cam e videocamere, ha attirato l’attenzione. Molti residenti erano accorsi in strada per prendere le difese di alcuni noti pregiudicati locali, che erano oggetto del servizio giornalistico. Tra le numerose persone presenti è stato identificato ed arrestato un trentenne. Incurante di essere ai domiciliari, ha preso parte alla protesta violenta. E si è reso responsabile, oltre che del reato di evasione, anche dei reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale,. Aveva infatti causato a un agente di polizia lesioni alle costole.