Torino, uova e vernice contro il Comune. La foto di Draghi bruciata. Quando sciogliamo i centri sociali?
Corteo anche a Torino, come in molte altre città italiane, nel giorno dello sciopero generale. Ci sono i lavoratori dei sindacati Usb e Si Cobas e anche gli studenti contrari al Green pass. Tra questi esponenti dei centri sociali, No tav e anarchici. E non sono mancati gesti violenti e di forte rilevanza simbolica.
Uova e vernice contro il Comune, l’assalto dell’estrema sinistra
I manifestanti hanno lanciato uova e vernice rossa contro la facciata del Comune. Hanno poi dato fuoco a una gigantografia che raffigurava il premier Mario Draghi e hanno bruciato la bandiera europea. Esposto anche uno striscione di scherno alla Cgil: “Landini, sai che dispiacere…“. Nella loro piattaforma c’è anche l’abolizione del Jobs Act e dei decreti sicurezzaTuttavia, il corteo era anche contro la “violenza fascista”. Proprio il tema, quello della violenza fascista, che sembra prevalere nei commenti e nelle dichiarazioni politiche mentre quando le violenze sono di altro colore neanche si commentano, o passano in secondo piano.
Damilano: tutti devono prendere le distanze dai violenti
“Tutte le forze politiche devono prendere le distanze da questi fatti, da chi sporca Torino, da chi attacca le forze dell’ordine. Noi siamo dalla parte delle forze dell’ordine e dalla parte della legalità, mai dalla parte della violenza”, questo il commento alla manifestazione di Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra.
Mancuso: questi che a Torino bruciano la foto di Draghi come li definiamo?
“Fascisti e come tali criminali gli autori dell’assalto alla Cgil a Roma. Ma come definire chi a Torino lancia uova e vernice contro il Comune e brucia una foto di Draghi? A distinguere gli esseri umani non sono i colori che indossano ma le azioni che fanno”, commenta su Twitter il teologo e filosofo Vito Mancuso.