Tracollo M5S, parte la caccia grossa a Conte: Di Battista attacca chi ha sostenuto gli idranti di Trieste

18 Ott 2021 17:02 - di Lucio Meo

E’ un Alessandro Di Battista polemico e scatenato contro il governo, quello che commenta i fatti di Trieste di questa mattina, nelle stesse ore in cui il Pd celebra la sua vittoria ai ballottaggi e il M5S si lecca le ferite. Nel mirino di Dibba c’è il ministro Lamorgese che ha usato gli idranti contro i No Green Pass di Trieste, ma soprattutto il leader dei grillini Conte, “colpevole” di aver abbandonato gli operai e i proletari che protestano al proprio destino. “Il green pass per i lavoratori, misura inesistente nel resto d’Europa, oltretutto imposta nonostante la campagna vaccinale (per quel che loro stessi dicono) stia andando bene, è stata una forzatura che ha buttato benzina sul fuoco. Il fuoco si chiama sofferenza, squilibri sociali, povertà, aumento delle bollette”, attacca di Battista.

Le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e lacrimogeni facendo pressione sulle centinaia di manifestanti, spinti verso l’area parcheggio del porto. La maggior parte erano seduti a terra, gridano lo slogan come ‘la gente come noi non molla mai’ e poi ‘No green pass’. Maniere forti che non sono piaciute a Di Battista e sulla quali Conte ha taciuto, a differenza del centrodestra.

Di Battista contro il governo Draghi e il sostegno di Conte

“Abbiamo vissuto 2 anni molto complicati. Serviva intelligenza, ascolto, pacificazione. Invece sono arrivati lacrimogeni, idranti e manganelli. E lavoratori che manifestano pacificamente sono trattati da criminali”, ha scritto il deputato M5s Alessando Di Battista in un post in cui ricorda di essere un “pro-vax: consiglio a tutti di vaccinarsi (a Cuba, un paese che non ha nulla a che fare con big-pharma addirittura stanno vaccinando i bambini)”, attacca il leader ombra di Conte.
“Ma il green pass per i lavoratori è una forzatura sciocca in un momento di grande tensione sociale. Tant’è – aggiunge – che nei paesi che il sistema politico-mediatico prende come esempio non esiste. Oltretutto chi ha quattrini e non si vuole vaccinare (per me sbagliando) va avanti tranquillamente. Chi campa con 1200 euro al mese e non si vuole vaccinare (per me sbagliando) no!”.

Conte si difende: colpa dell’astensionismo

Persa anche l’ultima roccaforte in Emilia, Conte ha provato a scaricare sull’astensionismo il flop elettorale che ha consentito al Pd di fagocitare i Cinquestelle.

“Il vero protagonista di questa tornata di ballottaggi è in modo drammatico l’astensionismo. Un astensionismo che sfiora il 60% è un dato che deve farci riflettere e dovrebbe allarmare tutte le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha il dovere di dare una risposta a chi non crede più nella Politica come soluzione. C’è poco da parlare e molto da fare. A partire dalla nostra immediata riorganizzazione, dalla nostra rinnovata capacità di saper rispondere ai territori, al cuore del nostro Paese”, scrive sui social il leader del M5S Giuseppe Conte, commentando l’esito dei ballottaggi. Ma Dibba ha una sola ricetta: mollare Draghi e il Pd.

 

 

 

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