Ue, Fitto: «Proficuo incontro con Morawiecky. Pieno sostegno di Giorgia Meloni alla Polonia»
«Come co-presidente del gruppo Ecr- FdI al Parlamento europeo, a Strasburgo, ho avuto un proficuo incontro con il Primo ministro della Polonia Morawiecky. È stata anche l’occasione per portare il saluto e il pieno sostegno del presidente di Fratelli d’Italia e di ECR Party, Giorgia Meloni». Così su Twitter il copresidente del gruppo Ecr-FdI al parlamento europeo, Raffaele Fitto.
Fitto smonta il pugno duro della Ue
Ieri Fitto a Strasburgo ha smontato il pugno duro della Ue contro la Polonia. «Intervengo in questo dibattito per sostenere le ragioni del governo polacco. Non esiste un altro tema che abbia avuto l’attenzione e l’interesse del parlamento europeo quanto quello della Polonia. Ne parliamo oggi per ventesima volta in quest’aula».
Fitto: «Dibattito politico strumentale»
E poi ancora: «Non voglio ripetere le considerazioni che sono state già fatte dal punto di vista giuridico su analoghe sentenze degli altri Paesi, alla totale mancanza di equità di giudizio da parte delle istituzioni europee perché qui siamo in presenza di uno strumentale dibattito politico».
Morawiecki: «Il diritto dell’Unione non può essere sopra le Costituzioni»
Dal canto suo, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki nel corso del suo intervento in plenaria sullo Stato di diritto e il caso Polonia al Parlamento Europeo ha sottolineato: «Il diritto dell’Unione non può essere sopra le Costituzioni e non può violarle». Al centro del dibattito la recente sentenza della Costituzionale polacca.
«L’integrazione europea – ha detto – è la nostra scelta, il nostro destino. L’Europa è il nostro posto, non vogliamo andare da nessun’altra parte». «Lunga vita all’Europa, il posto migliore che ci sia sotto il sole».
L’Unione Europea, ha poi continuato, «non è uno Stato, gli Stati membri restano padroni, sovrani dei trattati. Sono gli Stati membri che decidono quali competenze delegare all’Ue».
Ue, Morawiecki: «La massima legge in Polonia è la Costituzione»
«La massima legge in Polonia è la Costituzione – ha detto – e voglio sottolineare che il Tribunale Costituzionale polacco non ha mai dichiarato che quanto previsto dai trattati Ue è incompatibile con la legge polacca. Ha detto che una specifica interpretazione del diritto Ue» confligge con la Costituzione polacca.
La Polonia «non si lascerà intimidire, vogliamo un dialogo chiaro. C’è spazio per il dialogo tra noi, ma non consentiremo mai che ci siano diktat nei confronti degli Stati membri. Abbiamo molto in comune, ma ci sono differenze tra noi: dobbiamo concordare che esistono delle differenze», ha attaccato ancora.
«Non permetterò che i politici Ue ricattino la Polonia»
E infine. «Rigettiamo il linguaggio delle minacce e del fatto compiuto. Non permetterò – ha sottolineato – che politici Ue ricattino la Polonia: il ricatto non deve essere un mezzo per le politiche condotte nei confronti di uno Stato membro. Siamo un Paese fiero: abbiamo una delle storie più antiche come Stato e come democrazia. Nel 1939 abbiamo combattuto il Terzo Reich e nel 1991 Solidarnosc ha combattuto contro un altro sistema totalitario». «Non rimarremo in silenzio mentre il nostro Paese viene attaccato in modo parziale, anche in quest’Aula», ha concluso.