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Un’altra nave carica di migranti arriva in Sicilia: Palermo “porto sicuro” nell’indifferenza dell’Ue

Cronaca - di Redazione - 27 Ottobre 2021 - AGGIORNATO 28 Ottobre 2021 alle 10:49

In Sicilia arriva un’altra nave con il suo carico di migranti. È Palermo il “porto sicuro” di sbarco assegnato alla Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere è attesa stasera nel capoluogo siciliano. E così ancora una volta Palermo sopperisce ai silenzi di Malta e dell’Ue. A bordo ci sono 367 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo centrale. L’ultimo dei cinque salvataggi riguardava un gommone alla deriva con 71 persone a bordo, per il quale aveva chiesto un intervento Alarm Phone. L’imbarcazione era nella Sar maltese ma dalla Valletta nessuno era intervenuto mentre le condizioni meteo peggioravano. Alla fine a recuperare i migranti è stata la Geo Barents.

Migranti, la notizia del porto sicuro

Oggi la notizia del porto sicuro. «Geo Barents ha un porto per lo sbarco – twitta l’ong –. Non ci sono parole per esprimere la gioia e il sollievo a bordo. Ora ci stiamo dirigendo a Palermo per portare a terra in salvo i 367 sopravvissuti».

La nave, come riporta la Stampa, che aveva effettuato il suo primo soccorso nel Mediterraneo centrale venerdì della scorsa settimana, chiedeva insistentemente il “Pos”, il porto sicuro.

L’Ong aveva lanciato via Twitter un appello. «Le 367 persone ancora a bordo di #GeoBarents hanno già vissuto esperienze terribili. Ora devono affrontare anche un #uragano. Quanti ostacoli devono sopportare questi esseri umani prima di poter essere portati in salvo? Chiediamo alle autorità italiane di darci un porto sicuro!». Oggi la notizia del porto sicuro.

«La Sicilia ancora una volta è l’hotspot dell’Ue»

Critico il consigliere comunale dell’opposizione Igor Gelarda: «Ancora una volta la Sicilia diventa l’hotspot dell’Unione Europea, con tutto quello che ciò comporta in termini di tensioni sociali, rischi sanitari, costi per la collettività. Non è questa Europa, lontana dai cittadini, quella che vogliamo. Ma una Europa che difenda i popoli europei e ne preservi culture e tradizioni».

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di Redazione - 27 Ottobre 2021