Whirlpool, salta la trattativa: il 22 ottobre scatterà il licenziamento dei 340 lavoratori napoletani
Ricordate le garanzie e le foto coi lavoratori dell’allora premier Conte di due anni fa? Le promesse dell’allora ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio che garantiva ai suoi concittadini che i 340 lavoratori della Whirlpool avrebbero avuto il posto salvo? Tenetele bene a mente, perché il fallimento della trattativa di stanotte porta anche la loro firma.
La multinazionale Usa manderà la lettera di licenziamento il 22 ottobre. L’unica alternativa è che gli operai si trasferiscano nello stabilimento di Varese. “Dopo vari incontri in queste settimane e due giorni di trattativa, alle 3.00 di questa mattina, Whirlpool sbatte la porta in faccia ai lavoratori”. A dichiararlo sono il segretario nazionale Fim Cisl Massimiliano Nobis, il segretario generale della Fim Cisl Campania Raffaele Apetino e il segretario generale Fim Napoli Biagio Trapani.
«L’azienda – prosegue la nota – ha rifiutato qualsiasi mediazione non mettendoci in condizione di valutare l’ipotesi d’accordo del progetto consortile sulla mobilità sostenibile. Whirlpool, ha infatti negato la possibilità di una proroga per il prolungamento della procedura di licenziamento di 59 giorni, tempo necessario per poter valutare il passaggio dei lavoratori nel progetto “hub mobilità” su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando dal 6 agosto scorso».
Non è bastato un confronto al Mise di oltre 17 ore, quindi, per arrivare ad un accordo che sventasse il licenziamento e profilasse una possibile ricollocazione dei 340 lavoratori e un nuovo disegno industriale per lo stabilimento di via Argine. Governo e azienda infatti non hanno trovato un’intesa e a notte fonda la multinazionale americana ha annunciato la chiusura della procedura di licenziamento collettivo che scadeva ieri.
Whirlpool conferma le 340 lettere di licenziamento
«La Società, pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalla Regione per trovare soluzioni idonee a consentire una nuova missione industriale per il sito di Napoli, si rammarica che i progetti presentati siano ancora in una fase non compatibile con le esigenze e tempistiche espresse dalla società più volte», dice Whirlpool a chiusura del tavolo.
I tempi di composizione e realizzazione dell’hub di mobilità sostenibile cui sta lavorando un Consorzio di 7 aziende individuate da Invitalia infatti prevedono una operatività del progetto industriale non prima del 15 dicembre.
Ma le lettere di licenziamento che sarebbero dovute partire oggi restano comunque congelate fino al 22 ottobre prossimo per effetto del rinvio da parte del tribunale di Napoli della discussione del ricorso presentato dai sindacati contro l’attività antisindacale di Whirlpool per quella data, accolta dall’azienda che si è impegnata a non procedere ai licenziamenti. Neanche gli interventi dei ministri Giorgetti e Orlando, chiamati a gran voce da Fim Fiom Uilm e Uglm hanno potuto evitare il mancato accordo.
Giorgetti e Orlando hanno fatto un breve collegamento on line
Restano dunque ancora 7 giorni a governo sindacati e azienda per chiudere una partita iniziata oltre due anni fa mentre i sindacati denunciano a gran voce il fallimento di una operazione che creerà una tensione sociale nel territorio campana difficile da gestire. Intanto l’azienda conferma l’offerta di incentivi all’esodo di 85.000 euro a tutti i lavoratori o il trasferimento presso l’unità produttiva di Cassinetta di Biandronno (Va). Nonché la disponibilità a proseguire la trattativa per il trasferimento degli asset. La partita non è ancora chiusa: riprenderà probabilmente martedì.
«Benché avessero annunciato la loro presenza e nonostante la gravità della situazione, all’ultimo incontro di procedura con Whirlpool, conclusosi col mancato accordo, i ministri Giorgetti ed Orlando hanno limitato la loro partecipazione ad un breve collegamento online. Auspichiamo che al prossimo incontro di martedì le cose possano andare diversamente e che il Governo porti una proposta concreta capace di scongiurare i licenziamenti». A dichiararlo sono il segretario nazionale della Uilm Gianluca Ficco e il segretario generale aggiunto della Uilm Campania Antonio Accurso.