Zaia: «Nelle grandi città la Lega non è mai andata bene». E festeggia per i risultati in Veneto
«Non ci sono due Leghe, la Lega è una sola». Così, ancora una volta, con fermezza, il presidente del Veneto, Luca Zaia ha smentito le divisioni nel partito, anche dopo il risultato di ieri alle elezioni amministrative. «Il dibattito è logico che ci sia come sempre in un grande partito, poi le visioni del segretario e degli amministratori sono ovviamente diverse. D’altra parte anche Bossi parlava di una Lega di lotta e una di governo». Ma a parte ciò, Zaia spiega che è “pura invenzione” la notizia secondo la quale: «Zaia e Giorgetti starebbero cospirando per portare Fedriga alla segreteria del partito…». Zaia poi sottolinea: «Il segretario deve fare il segretario, e gli amministratori gli amministratori. Quando le dimensioni si sovrappongono si fa una gran confusione».
Zaia: «Il risultato in Veneto è stato strepitoso»
Il governatore del Veneto poi analizza il risultato del Carroccio in Veneto: «È stato strepitoso, con 21 nuovi sindaci oltre alla conferma di tutti gli uscenti, nelle grandi città nelle grandi metropoli non è una novità, la Lega non è mai stata performante, non siamo mai andati bene». Poi spiega: «D’altronde l’ultimo sindaco della Lega è stato Marco Formentini negli anni Novanta, poi abbiamo avuto sindaci di Centrodestra ma non della Lega, a Torino e Bologna non abbiamo mai avuto sindaci».
«Vince il partito dell’astensione»
Infine commenta i dati dell’astensionismo: «Vince il partito dell’astensione, non c’è dubbio e non è un bel segnale. È vero che il presidente degli Stati Uniti è eletto dal 25% di elettori, ma noi siamo la culla della democrazia. E questo astensionismo diffuso, forse alimentato anche dal dibattito su “Green Pass sì, Green Pass no” e sui vaccini ha pesato. Ma, non c’è dubbio che i partiti devono recuperare il legame con la comunità».