Zaia smonta con i fatti e i numeri i No vax: “La pandemia non è finita. Ecco quanto c’è costata”
Una montagna da scalare. E ancora non siamo in cima alla vetta… Luca Zaia usa la metafora naturalista per esprimere durezza e costi dell’epidemia di Covid su cui poi – in un successivo intervento tenuto in occasione dell’inaugurazione di Auto e Moto D’epoca alla fiera di Padova – sottolinea chiaramente: «La pandemia è sicuramente in remissione. Ma non è finita. Il virus c’è, ma è iniziata la fase di convivenza».
Zaia risponde ai No vax e ammonisce: la pandemia è in remissione. Ma non è finita
Un dato, quello dell’allarme sanitario, che il governatore del Veneto argomenta con fatti e numeri che dovrebbero quanto meno mettere la sordina ai dissidenti del vaccino. I No vax sempre in piazza e in prima linea a rivendicare la loro contrarietà a immunizzazioni e Green Pass. «Abbiamo avuto 384 contagi nelle ultime 24. E abbiamo 209 pazienti ricoverati in area non critica e 30 in terapia intensiva. Con l’indicazione di un calo di 3 pazienti». E poi ancora, riscontri alla mano Zaia aggiunge: «Un po’ di Rt è salito. Ma abbiamo quasi raddoppiato i tamponi, visto che facciamo anche 112/120.000 tamponi al giorno rispetto ai 40/50mila che facevamo prima».
Il Paese ha pagato a caro prezzo la pandemia: in termini di vite, di lavoro, di dolore
Cifre che esprimono nettamente la posizione del presidente della Regione Veneto. Una posizione guardinga che invita a non abbassare la guardia rispetto a virus e contagi. Anche in considerazione dei costi che il Paese ha pagato alla pandemia. A partire dal prezzo altissimo pagato dalle vittime, con oltre 130.000 morti registrati dall’inizio della diffusione del coronavirus a oggi. Costi a cui bisogna addebitare la crisi economica che si è riversata contro interi comparti professionali finiti in ginocchio. Con lavoratori penalizzati dal lockdown che ha comportato il dramma delle chiusure. Della perdita del lavoro. Dei fallimenti e della disoccupazione che il virus ha alimentato fagocitando vite e mestieri.
E sulle cifre, Zaia: al Veneto la pandemia è costata 1,2 miliardi di euro e 500.000 visite arretrate
C’è tutto tra le righe del discorso di Zaia. Questo a cui vanno aggiunti altri costi, più specificatamente legati alla lotta al virus. «Ricordo – prosegue quindi il governatore della Lega in risposta alle rivendicazioni dei No vax e No pass – che la vaccinazione ci ha permesso di tornare alla normalità. E che un vaccinato che si infetta non ha evidenze cliniche importanti come avrebbe altrimenti». E così, da Padova Zaia conclude, come nel suo stile, pragmaticamente: «La pandemia è costata al Veneto 1,2miliardi di euro e 500.000 visite arretrate. Abbiamo affrontato questa montagna da scalare… ricordiamolo a chi dice che il Covid non esiste»…