A Palazzo Madama, senatori e dipendenti contro il Green pass: anche Paragone fa ricorso
Dopo il ricorso contro il green pass presentato ieri da sette deputati, ex 5S, oggi la protesta prosegue in Senato. Senatori e dipendenti del Senato sono sul piede di guerra contro la misura del governo. A Palazzo Madama, sono arrivati alla Commissione contenziosa una serie di ricorsi contro l’obbligatorietà del certificato verde. In particolare si tratta dei ricorsi di quattro senatori e di dodici dipendenti. A presentarli sono stati i senatori, ex 5S, ora al gruppo Misto Giarrusso, Bianca Laura Granato, Carlo Martelli. C’è anche Gianluigi Paragone. Lo hanno confermato all’Adnkronos i diretti interessati.
Green pass, ecco i senatori che hanno presentato il ricorso
«Siamo vicini a chi combatte per la propria libertà», ha detto Giarrusso all’Adnkronos. Stesso messaggio da parte di Martelli. «Sì, posso confermare che ho fatto anche io il ricorso». «Se lo scopo è la tranquillità medica – ha puntualizzato – allora servirebbe il tampone per tutti, la ragione per non farmi accedere in Senato deve essere medica, il lasciapassare invece è una autorizzazione concessa dal governo, una concessione alla signoria vostra».
Le motivazioni del ricorso
«Dietro il green pass – ha aggiunto – non c’è alcuna ragione medica, si tratta di una autorizzazione rilasciata da chi governa, e io dico che il mandato parlamentare non può essere subordinato a questa cosa». Sulla stessa linea la senatrice Granato: «Ho presentato ricorso perché continuo a ritenere che il green pass è una misura che limita il mandato parlamentare, tra l’altro, come appare chiaro da quanto successo alla Camera, il certificato verde è una misura che non è neanche in grado di contenere i contagi». «Dobbiamo reagire in ogni sede, io sono in questa sede, al Senato, e qua reagisco, come fanno anche i cittadini nelle loro sedi».
«L’udienza il 2 dicembre»
Nel pomeriggio parlando con l’Adnkronos, Andrea Perillo, legale di Paragone e Martelli ha smentito le voci di un ricorso presentato fuori tempo massimo. «Mi pare strano – ha detto – proprio questo pomeriggio mi hanno fatto sapere che ci sarà l’udienza il 2 dicembre, alle 14.30. Andremo a discutere e vedremo cosa ci dicono». Martelli e Paragone, assieme ai colleghi Granato e Giarrusso, hanno fatto ricorso il 22 novembre scorso. Hanno impugnato quanto deciso dal consiglio di presidenza. L’organo si era riunito dopo il blitz proprio della Granato, entrata a Palazzo Madama senza mostrare il pass, lo scorso 19 ottobre, stabilendo l’obbligatorietà di accesso con il green pass. Secondo fonti del Senato, essendo passati oltre trenta giorni dal pronunciamento dell’organo di presidenza, il ricorso dei senatori sarebbe da annullare.