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Attacco alla Rai, Magalli tira il freno: «Quando mai, ho solo chiesto scusa agli spettatori»

Spettacoli - di Redazione - 27 Novembre 2021 - AGGIORNATO 27 Novembre 2021 alle 16:43

«Non c’è alcun attacco alla Rai, ho solo fatto un post su Facebook per scusarmi con i tanti telespettatori che mi scrivono chiedendomi i motivi delle frequenti cancellazioni del programma». A due giorni dal suo sfogo su Facebook per le mancate messe in onda della trasmissione Una parola di troppo, Giancarlo Magalli precisa il senso di quel messaggio, sottolineando però che «qualcuno doveva pur farlo», di scusarsi.

Programmazione schizofrenica? «Potevo dire fantasiosa»

«Non ho nulla contro la Rai, anzi. Invece di “schizofrenica” avrei potuto dire “fantasiosa”, ma non sarebbe cambiato nulla», ha aggiunto il conduttore, sostenendo, con l’agenzia di stampa Adnkronos, che il clamore intorno al suo post, nel quale scriveva che «non ho mai visto in 40 anni una programmazione così schizofrenica», è solo «la solita vicenda che viene ingigantita, allargata, da vari siti che vogliono fare sensazionalismo». Ma perché «fantasiosa»? Una parola di troppo, ha spiegato Magalli, è «un programma nato per andare in onda cinque giorni a settimana per 30 puntate, da ottobre a dicembre. Questo era l’accordo che avevo con il direttore di Rai2, Ludovico Di Meo. E così avrebbe funzionato negli ascolti, perché è un programma che piace e che quando viene trasmesso con continuità fa il 4%, uno share che in quella fascia oraria (dalle 17,15 alle 18,00 su Rai2) è molto buono».

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di Redazione - 27 Novembre 2021