Bassetti provoca: “Niente bar, cinema, ristorante, sport, svago a chi non si vaccina per scelta»
Non è proprio un lockdown ma gli somiglia. Per convincere i resistenti a vaccinarsi Matteo Bassetti torna sulla proposta di restringere il campo di azione a chi, per scelta, non è immunizzato dal covid.
Bassetti: limitiamo le attività a chi non si vaccina
“Sostengo da tempo che una delle misure che si potrebbero prendere è limitare le attività non necessarie. Legate al tempo libero e allo svago”. Così l’infettivologo del San Martino di Genova. Escluso il lavoro, la spesa e la salute, Bassetti vieterebbe il ristorante, il bar, il cinema e il teatro, poi lo port e i concerti. “O ti vaccini o non partecipi a queste attività. In questo modo mettiamo in sicurezza questi luoghi e incentiviamo alla vaccinazione chi è ancora indeciso o scettico. Può essere uno stimolo. Anche se a questo punto diventa veramente difficile difendere chi non si è immunizzato. Il resto degli italiani che l’hanno fatto dovrebbero alzare la voce contro questa minoranza”.
“È inaccettabile che 7 milioni di italiani si rifiutino di immunizzarsi”
Bassetti è molto duro con chi ancora rifiuta di sottoporsi all’immunizzazione. “È inaccettabile che ci siano 7 milioni di persone non vaccinate. Vuol dire non avere memoria. Posso capire chi ha validi motivi di salute”, chiarisce. “Ma non concepisco chi dice che ha paura o è ancora convinto che il vaccino sia sperimentale. Queste persone commettono un atto di profonda ingiustizia rispetto a chi si è vaccinato”.
Sbagliato non pagare le spese sanitarie ai no vax
Deluso dal green pass (un papocchio all’italiana), il popolare immunologo è contrario invece alla possibilità di far pagare le spese sanitarie a chi, non vaccinato, finisce in terapia intensiva. “Non credo sia una soluzione. Perché allora dovremmo farlo anche per chi fuma o chi non rispetta i limiti di velocità e procura incidenti”.