Belpietro fa perdere le staffe alla Berlinguer: «Il Pci prendeva soldi dall’Urss, nemica dell’Italia»
La storia del Pci e le sue tante ombre fa ancora litigare e ‘soffrire’. Viso teso, visibilmente innervosita, Bianca Berlinguer abbandona i panni della conduttrice e va all’attacco di Maurizio Belpietro, suo ospite a Cartabianca. Ma come si permette? Il direttore della Verità tocca un nervo scoperto di Bianca: i finanziamenti di Mosca al Partito comunista. E lei perde le staffe. Lo interrompe, cerca di chiarire. Di distinguere.
Il Pci e l’oro di Mosca a Cartabianca
Il duello verbale è andato in onda nella puntata di ieri sera di Cartabianca su Rai3. Ospite in studio Carlo Calenda e Luca Telese. Si parla di alleanze, di ricompattamento dell’area di centrosinistra e dei rapporti con Matteo Renzi. Il leader di Azione torna a dare l’altolà all’ex premier sul terreno scivoloso dello scandalo delle consulenze in Arabia Saudita. Nessun dialogo finché Renzi non dirà parole chiare. “È inaccettabile che un parlamentare in carica venga pagato da governi stranieri. Non ha precedenti al mondo”, incalza Calenda che parla di ‘buco etico’ dell’amico Matteo. “Io penso che come leader politico non puoi far convivere l’attività d’affari. Certamente non lo puoi fare quando con Stati stranieri”.
Duello Belpietro-Berlinguer
Tutto fila liscio finché non interviene Belpietro a ricordare a Calenda un precedente ben più grave. “Qualcuno si dimentica la storia di questo Paese. Abbiamo avuto un partito che ha ricevuto i finanziamenti per 40 anni da uno Stato straniero. Per altro nemico perché noi appartenevamo al blocco Atlantico. E c’era un Paese che stava dall’altra parte. Fra l’altro in questi giorni mi è capitato tra le mani un numero di 30 anni fa di Panorama. Con un editoriale di Enzo Biagi, che raccontava esattamente i finanziamenti che arrivavano da Mosca. È il problema che aveva il Partito comunista”.
“Non tutto il Pci, ma solo Cossutta”
Parole inaccettabile per la figlia dello storico segretario del Pci, che fece della questione morale la sua bandiera. “Non è così, Maurizio”, dice sottovoce quasi a se stessa. Ricordando la legge sul finanziamento ai partiti che interruppe i flussi da Mosca.
“Ma perché vi scaldate tanto? È la storia”
Ma Belpietro ribatte a smentirla. “Quando cadde il muro (di Berlino, ndr) si scoprì che, fino all’ultimo giorno, il Partito comunista aveva ricevuto i finanziamenti da Mosca”. E qui l’algida conduttrice si scalda. E si innervosisce visibilmente. “Non è così Maurizio, questo te lo devo contestare. Si scoprì che era una parte precisa del Partito comunista che faceva capo ad Armando Cossutta. Non era il Partito comunista, anche se mio padre era già morto da molti anni”. Parole imbarazzate. Luca Telese tenta un salvataggio. “Ma perché vi scaldate tanto?”, chiosa Belpietro. “È storia, ci sono le carte“.