Cannes, accoltella un agente nel nome di Allah. L’algerino ha il permesso di soggiorno italiano
Ancora sangue in Francia nel nome del terrorismo islamico. Un uomo di origini algerine ha invocato il profeta Maometto per poi sferrare alcune coltellate a un poliziotto. Salvato fortunatamente dal giubbotto antiproiettile. L’attentatore, invece, è stato bloccato e gravemente ferito da un altro agente.
Cannes, agente accoltellato da un algerino
L’attacco è avvenuto, intorno alle ore 6.30, a Cannes, in Francia, davanti a un commissariato di pubblica sicurezza. Tre poliziotti erano in auto davanti al commissariato quando un uomo armato di coltello si è avvicinato. Dicendo di voler chiedere un’informazione. Quindi ha aperto la portiera e ha cercato di ferire uno degli agenti. Colpendolo ripetutamente al torace. Il poliziotto sarebbe stato salvato dal suo giubbotto antiproiettile. Poi l’attentatore ha cercato di colpire un secondo agente. Ma quello seduto alla guida ha aperto il fuoco ferendolo in modo grave. Ora l’uomo è in pericolo di vita ricoverato in ospedale. L’agente accoltellato, invece, è stato salvato dal giubbotto antiproiettile, grazie al quale ha riportato leggere ferite.
L’attentatore è stato neutralizzato
La notizia è stata resa pubblica dal ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. “L’aggressore è stato neutralizzato. Mi reco immediatamente sul posto questa mattina. E garantisco tutto il mio sostegno alla polizia e alla città di Cannes”. Per l’attacco all’arma bianca contro il poliziotto, per il momento, la pista terroristica è la più accreditata. Il sindaco della città, David Lisnard, ha specificato che l’attentato è avvenuto nei pressi della stazione di polizia centrale. Sull’episodio è intervenuto anche il primo cittadino di Nizza Christian Estrosi, che ha espresso la sua solidarietà agli agenti di Cannes.
Aveva un permesso di soggiorno italiano
Stando alla ricostruzione de le Figaro l’attentatore di Cannes, Lakhdar B., sarebbe un algerino nato nel 1984 che ha un “documento di soggiorno italiano”. L’assalitore di Cannes sarebbe entrato legalmente in Francia nel 2016, scrive il quotidiano francese, e sarebbe sconosciuto ai servizi di polizia e alla giustizia. “La pista terroristica è allo studio”.
Duro il commento di Marine Le Pen. Per la leader del Rassemblement national. “In Francia c’è attualmente una banalizzazione del terrorismo. Nel Paese ci sono regolarmente dei tentativi di attentati. Ma le persone schedate come sospette islamiste non sono espulse dalla Francia in modo sistematico“.