Caos mascherine all’aperto: sindaci e governatori in ordine sparso. La trappola è dietro l’angolo
A Padova tornano obbligatorie, ma solo nel centro storico. A Firenze ci stanno pensando. In Sicilia l’obbligo è di portarsele dietro e indossarle quando ci sono assembramenti. In Campania, almeno in teoria, non le hanno mai tolte. L’aumento di contagi per la quarta ondata scatena il caos sul fronte mascherine all’aperto. In assenza di un’indicazione nazionale, sindaci e governatori vanno in ordine sparso, cercando di contrastare a colpi di ordinanze la circolazione del virus. Con il serio rischio che i cittadini non riescano più a orientarsi in questa giungla di regole che cambiano in ogni dove e che finiscano loro malgrado nella trappola delle sanzioni.
Il caso Aprila: il sindaco proroga le mascherine all’aperto
In principio è stata Aprila. Di fronte all’impenna di contagi che ha colpito la città, il sindaco Antonio Terra qualche giorno fa ha imposto a tutti i suoi oltre 73mila concittadini l’uso delle mascherine all’aperto. All’inizio dove essere per una settimana, ma giusto ieri il primo cittadino ha emesso una proroga fino al 5 dicembre. Per ora.
A Padova obbligo 24 ore su 24. Ma solo nel centro storico
A Padova l’emanazione ufficiale dell’ordinanza è attesa in queste ore. Comunque, il sindaco Sergio Giordani, ha già fatto sapere che l’obbligo della mascherina all’aperto, 24 ore su 24, scatterà da venerdì 26 novembre e durerà fino al 31 dicembre. Ma solo nel centro storico. Per i trasgressori sono previste sanzioni.
A Firenze Nardella ci sta pensando
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, l’annuncio della possibilità di un ritorno alle mascherine obbligatorie anche all’aperto l’ha dato in diretta tv nazionale, partecipando alla trasmissione Tagadà su La7. «Stiamo valutando, insieme agli esperti, se ci sono le condizioni per firmare un’ordinanza per rendere obbligatorie le mascherine all’aperto, anche se siamo in zona bianca», ha detto, chiarendo che sebbene si valuti l’evoluzione del Covid in città, «è chiaro che a partire dal periodo delle compere natalizie, dal primo o secondo weekend di dicembre, è un’ipotesi che sto valutando, perché ci saranno tantissimi assembramenti all’esterno».
A Venezia mascherine per le fiere e mercatini all’aperto
Mascherine obbligatorie all’aperto in caso di eventi che possono portare assembramenti anche a Venezia, dove la prescrizione riguarda il centro storico e alcune zone della terraferma. «È fatto obbligo di indossare le mascherine» di diversi tipi «in occasione di fiere e mercatini, a cominciare dalla Festa della Madonna della Salute, per proseguire con le Fiere di Natale dell’Epifania e i relativi mercatini», si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Luigi Brugnaro. Le mascherine, prosegue il testo, «saranno obbligatorie anche in ogni tratto viabile interessato dall’attivazione di sensi unici pedonali e in ogni altra occasione di tempo e di luogo in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale».
In Sicilia obbligo all’occorrenza
Obbligo di averle sempre con sé e di indossarle nei luoghi affollati, poi, in Sicilia, dove il governatore Nello Musumeci, sostenitore dell’obbligo vaccinale, s’è portato avanti di qualche giorno: l’ordinanza è in vigore dal 18 novembre e riguarda «ogni cittadino al di sopra dei 12 anni». A Napoli il sindaco, Gaetano Manfredi, ha invece previsto per il periodo natalizio ingressi contingentati nei Decumani. Le mascherine all’aperto, del resto, in Campania non sono mai state dismesse. Almeno in teoria.