Casa occupata dai rom, l’anziano ora può rientrare: “Sembra un porcile”. Rubati pure i termosifoni

8 Nov 2021 20:55 - di Redazione
Casa rom

“Anche se la casa è stata messa sottosopra, è stato emozionante poter tornare a girare la chiave”. Parla Ennio Di Lalla, il pensionato che si era ritrovato la sua casa di Roma occupata dai rom al rientro dall’ospedale dove era stato qualche giorno per delle analisi. “La casa sembra un porcile – ha raccontato l’uomo a “Pomeriggio Cinque“-. Non pensavo mai che delle persone occupassero un’abitazione di una persona di 86 anni con i suoi acciacchi”. “Non siamo dentro la giungla – ha aggiunto ancora Ennio riferendosi alle donne rom che gli hanno occupato la casa -: dovrebbero pagare perché se si sentono impunite continueranno a farlo. Sconvolgente sentirle dire: lo rifaremo ancora, siamo in una Capitale”. E sulla gioia di tornare a casa, ha detto: “Mi sembra un sogno  anche se è ora in pessime condizioni. E’ deprimente”.

Casa occupata, la vicenda paradossale dell’anziano si sblocca

Finalmente si è sbloccata la situazione per tornare in possesso del suo appartamento. Qualcosa si è mosso in Campidoglio. Barbara Funari, neo assessora alle politiche sociali e alla salute di Roma Capitale con il Collega Zevi, Assessore alla Politiche Abitative, hanno voluto presenziare alla riconsegna dell’immobile di Ennio Di Lalla. Non prima di avere espresso all’anziano la loro solidarietà per la vicenda paradossale e deprimente che lo ha coinvolto. Una vicenda che dal quartiere Don Bosco di Roma aveva assunto un rilievo nazionale per la gravità e le conseguenze dell’occupazione subita. Una vicenda rocambolesca, assurda. L’uomo aveva in casa il green pass, tutti i documenti sanitari e le medicine. E’ stato 23 giorni fuori di casa.

La vicenda rocambolesca del signor Ennio Di Lalla

Venerdì il signor Ennio era rientrato nella sua abitazione, ma la gioia era stata bruscamente interrotta. Avrebbe dovuto aspettare ancora qualche giorno, per cui,dopo aver festeggiato il rientro in casa sua, si era visto di nuovo fuori l’appartamento. L’appartamento, infatti, dopo lo sgombero, era  stato messo sotto sequestro giudiziario dal magistrato. Per cui, in quel momento, incredibilmente, secondo i tempi tecnici,  il signor Ennio era stato  nominato custode giudiziario della casa dove erano  stati apposti i sigilli. Avrebbe dovuto attendere, quindi,  ancora un po’ per riprenderne il possesso definitivo. In più, si era aggiunta la beffa nella beffa. L’uomo avrebbe infatti dovuto, di tasca sua, pagare i danni ingenti che gli occupanti nel frattempo avevano provocato.

Cassetti vuoti, termosifoni rubati: “Un porcile”

Infatti oggi l’anziano è potuto dunque rientare nel suo appartamento, ma chiusa uun’odissea se ne apre un’altra. Lo stato dell’immobile è rovinoso. A quanto pare  l’anziano si è trovato casa devastata. A tal punto che non ha neanche più i materassi. Ha ritrovato i cassetti completamente vuoti, senza abiti.  I rom che avevano occupato la casa si sono portati via anche un termosifone elettrico e un passeggino.

 

 

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