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palazzina crollata

Caserta, l’anziana estratta viva dalla palazzina crollata non ce l’ha fatta: è morta nella notte

Cronaca - di Eleonora Guerra - 20 Novembre 2021 - AGGIORNATO 20 Novembre 2021 alle 14:49

Non ce l’ha fatta Giuseppina Sgambato, la signora di 74 anni che ieri era stata estratta viva dalle macerie della palazzina in cui viveva, crollata di prima mattina a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. La 74enne, che era ricoverata al Cardarelli di Napoli, è morta nella notte a causa delle gravi ustioni riportate. Nel crollo era morto il marito, Mario, ritrovato già senza vita dai soccorritori.

Non ce l’ha fatta l’anziana estratta viva dopo sei ore

La donna era rimasta sotto le macerie per oltre sei ore, durante le quali i soccorritori hanno lavorato incessantemente per salvarla. Il momento in cui sono riusciti a tirarla fuori, vigile e collaborativa, era stato salutato con un lungo applauso. Poi l’immediato trasferimento in ospedale, mentre i vigili del fuoco continuavano a cercare il marito, anche lui 74enne, con l’ausilio dei cani molecolari e del figlio della coppia, che dava indicazione sulla dislocazione degli spazi interni.

Il cordoglio del sindaco: «Una giornata bruttissima»

«La giornata di ieri è stata una delle più brutte per l’intero Paese. Lo scoppio di una palazzina a seguito di una fuga di gas si è trasformato in una tragedia che ha lasciato noi tutti scossi nel profondo. Dopo circa 7 ore di ricerca instancabile, la signora Giuseppina è stata finalmente tratta in salvo dalle macerie. Purtroppo, però, questa mattina apprendiamo che a seguito delle gravi ustioni, non ce l’ha fatta», ha scritto su Facebook, il sindaco di San Felice a Cancello, Giovanni Ferrara, che come tutti aveva salutato con gioia il ritrovamento della donna ancora in vita. «Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale esprimono le più sentite condoglianze e la loro vicinanza alla famiglia Sgambato per la perdita della signora Giuseppina e di suo marito Mario. Due esempi di vita da elogiare e ricordare come genitori, nonni, uomini di società».
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di Eleonora Guerra - 20 Novembre 2021