
Cercasi manodopera: le imprese non trovano chi vuole lavorare. I disoccupati preferiscono il rdc
Secondo i dati diffusi da Unioncamere, le imprese italiane faticano a reperire nel mercato del lavoro 4 figure professionali su 10. Ciò significa che su 465.000 nuovi contratti di lavoro previsti per il mese di novembre, ben il 40% rischi di restare solo sulla carta per mancanza di candidati (22%) o scarsa preparazione degli stessi (18%). Si conferma così anche a livello nazionale quello che durante l’estate appena trascorsa era stato segnalato dagli operatori turistici come il problema più grave sul fronte della ripresa economica: la carenza di manodopera.
Anche i settori maggiormente interessati dal balzo della produzione registrato in questa seconda parte dell’anno, ossia le costruzioni ed il manifatturiero, lamentano l’enorme difficoltà a trovare mano d’opera qualificata. Da notare, inoltre, come il Veneto sia terza in Italia come flussi di nuove assunzioni, dopo Lombardia e Lazio. E tutto questo nonostante il nostro Paese conti ancora percentuali molto elevate di disoccupati (9,2% ad agosto 2021) e, soprattutto, di inattivi, ossia persone che non studiano, non hanno lavoro e neppure lo cercano (35,5%). Lavorare, quindi, non è più allettante?