Covid, casi in salita. E sul Green pass medici contro il governo: «Basta con gli annunci in tv»
Sono 10.544 i contagi da Covid in Italia. Registrati altri 48 morti da ieri. I nuovi contagi sono stati individuati su 534.690 tamponi, il tasso di positività è all’1,97%. I pazienti ricoverati con sintomi sono 4.145 ricoverati (+ 57 da ieri). In terapia intensiva, 512 persone (+ 9 rispetto a ieri), con 39 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.634.229 i guariti (+ 5.889 ) e 137.130 gli attualmente positivi (+ 4.617).
Covid, occhi puntati sulle regioni
Occhi puntati alle regioni. Sono 1.735 i contagi in Lombardia. I tamponi effettuati sono stati 105.057, per un indice di positività dell’1,6%. I morti sono stati 4, per un totale dall’inizio della pandemia di 34.273. I ricoverati negli ospedali lombardi sono 623 (+39) e in terapia intensiva 57 (+1). Nel Lazio sono 1.229 i contagi. Registrati altri 4 morti. A Roma 598 nuovi casi. «Oggi nel Lazio, su 45.242 tamponi (15.133 molecolari e 30.109 antigenici), si registrano 1.229 nuovi casi positivi (+140); 4 i decessi (-2), 611 i ricoverati (+5), 85 le terapie intensive (+4) e +709 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,7%. I casi a Roma città sono a quota 598», comunica l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
In Emilia Romagna 1.014 contagi
In Emilia Romagna sono 1.014 i nuovi contagi, su un totale di 33.128 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Si registrano 7 decessi: uno a Piacenza (una donna di 68 anni), uno a Reggio Emilia (una donna di 79 anni), uno a Bologna (una donna di 89 anni), due in provincia di Ferrara (2 uomini di 76 e 70 anni) e due in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 91 e 90 anni).
Covid e green pass, l’attacco dei medici di famiglia
Continua a far discutere la proposta di portare la validità del Green Pass a 9 mesi. «È una valutazione che deve essere supportata da dati scientifici. E i medici devono essere informati per potere, a loro volta, spiegarlo con chiarezza ai loro pazienti. Dobbiamo poter dare risposte alle domande degli assistiti e dobbiamo avere gli strumenti scientifici necessari». A dirlo all’Adnkronos Salute è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione medici di medicina generale (Fimmg). Scotti sottolinea che i camici bianchi «non devono essere informati attraverso i media. È necessaria un’informazione istituzionale in una collaborazione strutturata».
«Senza questo tipo di modalità – avverte – si rischia di avere un’informazione calata dall’alto che arriva dalla politica e dal Cts, magari con qualche condizionale. E a noi resta il compito di spiegare ai cittadini che ci chiedono il perché delle misure adottate».