Covid, contagi ancora in crescita. Boom di casi tra gli operatori sanitari: trend in aumento del 130%
Sono 10.638 i nuovi contagi da Covid in Italia secondo i dati del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 69 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 625.774 tamponi con un tasso di positività all’1,7%. Sono stati 55 gli ingressi in terapia intensiva in 24 ore per un numero totale di 503. Sono stati 28 in più i ricoverati con sintomi per un totale di 4.088 persone.
Covid, otto morti in Lombardia
Ecco il quadro delle regioni. In Lombardia sono 1.705 i nuovi contagi. Registrati inoltre altri 8 morti. 248 i nuovi casi a Milano città. 34.269 il totale di vittime dall’inizio della pandemia. A fronte di 135.080 tamponi effettuati, il rapporto positivi/tamponi si attesta all’1,2%. Salgono i ricoveri in terapia intensiva: sono 56 (+3) e quelli i ricoverati non in terapia intensiva: 584 (+28).
Nel Lazio 1.089 casi e in Campania 1.037
Nel Lazio sono 1.089 i nuovi contagi. Da ieri ci sono stati 6 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 15.843 tamponi molecolari e 29.465 antigenici con un tasso di positività al 2,4%. I ricoverati sono 606, 9 in più da ieri, 81 le terapie intensive occupate, 4 in più e 474 i guariti nelle ultime 24 ore. I casi a Roma sono a quota 513.
Sono 1.037 i nuovi casi in Campania. Si registrano inoltre altri 5 morti. 32.539 i test analizzati, nella regione sono 24 i posti letto di terapia intensiva occupati e 296 i posti letto di degenza occupati da pazienti Covid.
Covid, in Veneto 1603 contagi
Inoltre sono 1.603 i contagi in Veneto. Registrati 4 morti nelle ultime 24 ore. Sono 18.628 gli attualmente positivi, un dato anche questo in continua crescita. L’incidenza dei casi su 117.123 tamponi effettuati ieri (20.538 molecolari e 96.585 rapidi) è dell’1,36%, in leggero calo sulle 24 ore precedenti.
Operatori sanitari, in un mese i casi aumentati del 130%
Le professioni infermieristiche sono le più colpite. Dal 17 ottobre al 17 novembre i casi Covid tra gli operatori sanitari, quelli rilevati in ospedale, sono pressoché raddoppiati: erano 1.377 e ieri hanno raggiunto i 3.088, con un trend in un solo mese di poco meno del +130%. Sono i numeri elaborati, su dati Inail e Iss, dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), categoria tra le più colpite: gli infermieri infettati da inizio pandemia ora sono oltre 121mila. Ovvero l’82% degli infettati tra gli operatori sanitari.
«Sono stati i primi ad essere vaccinati»
«Sono numeri legati al fatto», spiega all’Adnkronos Salute Luigi Pais dei Mori, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Belluno e componente del comitato centrale Fnopi «che gli operatori sanitari sono stati i primi a essere vaccinati e con la riduzione della risposta anticorpale, ormai acclarata dalla scienza, hanno ricominciato a essere i più esposti al contagio. Ci aspettavamo che la durata media del vaccino, in termini di copertura non in termini di protezione dalla malattia grave, venisse a mancare. Non a caso abbiamo affrontato da tempo, con coerenza, la discussione, in termini di politica professionale, della terza dose».