Covid, l’Europa alle prese con la quarta ondata: ecco come i diversi Paesi la stanno affrontando
I governi europei corrono ai ripari di fronte alla quarta ondata del Covid e all’aumento di casi, ricoveri e morti che stanno registrando nelle ultime settimane. Si punta su nuove restrizioni, passando all’obbligo del Green pass e non escludendo i lockdown, sebbene come ultima carta.
Austria: per la quarta ondata un piano in cinque tappe
Gli ultimi dati parlano di 6.506 nuovi casi, il dato più alto quest’anno, e 20 morti nelle ultime 24 ore. Nei giorni scorsi, poi, si è superato il limite di 300 posti letto occupati nelle terapie intensive, che fa scattare automaticamente una serie di restrizioni. Secondo il piano in cinque tappe del governo di Vienna, oltre quella soglia l’accesso a ristoranti e bar è permesso soltanto a persone guarite o vaccinate. A partire da 500 ricoveri la regola varrà per tutti i luoghi dove si mangia e beve. Con 600 ricoveri, i non vaccinati saranno sottoposti a lockdown e potranno uscire di casa solo per validi motivi.
Bulgaria: al via il Green pass obbligatorio
La Bulgaria, che ha il più alto numero al mondo di decessi Covid in relazione alla popolazione, nelle ultime 24 ore ha registrato 4.922 nuovi casi e 135 morti. Solo un quinto dei quasi 7 milioni di bulgari è completamente vaccinato. Da oggi il Green pass diventa obbligatorio per accedere a università, ristoranti, negozi con una superficie di oltre 300 mq, hotel, cinema, teatri e palestre. Solo i bambini sotto i 12 anni non devono presentare certificati. Il Green pass non sarà richiesto solo per i trasporti pubblici, le scuole e gli asili. Se queste misure non daranno risultati per arginare la quarta ondata, l’ultima opzione resta il lockdown.
Francia: il Green pass autorizzato fino al 31 luglio 2022
Gli ultimi dati parlano di 10.050 nuovi casi e 39 morti in 24 ore. Era dal 14 settembre che in Francia non si registravano 10mila contagi in un giorno. A causa della situazione epidemiologica il governo ha disposto il ritorno dell’obbligo di indossare la mascherina a scuola in 39 dipartimenti. Il Green pass è in vigore dal 9 agosto e, in relazione alla quarta ondata, in queste ore i deputati dell’Assemblea Nazionale hanno deciso, in linea con quanto auspicato dall’esecutivo, di prorogare al 31 luglio 2022 le disposizioni che consentono di utilizzarlo.
Germania: si va verso il Green pass sui luoghi di lavoro
I nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono stati 33.949, 172 in più del precedente record raggiunto il 18 dicembre 2020. In tutto il Paese si sono registrati anche 165 decessi. Oltre il 66% della popolazione tedesca è vaccinata, ma a preoccupare il governo è il fatto che un numero considerevole di persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni non lo sia. Le autorità stanno pensando di introdurre il Green pass sui luoghi di lavoro. Ieri la cancelliera Angela Merkel ha annunciato possibili nuove restrizioni per i non vaccinati in relazione all’aumento delle ospedalizzazioni. Ciò potrebbe prevedere l’attuazione di un sistema noto come 2G, che esclude le persone non vaccinate dall’ingresso nei luoghi pubblici, mentre sotto il 3G è consentito l’ingresso solo con un recente test negativo.
Polonia: il governo annuncia possibili nuove restrizioni
I nuovi casi nelle ultime 24 ore sono stati 15.515 e 250 morti. Era dalla scorsa primavera che il Paese non si avvicinava a questi livelli di contagio. In Polonia non serve il Green pass per lavorare, ma il governo nei giorni scorsi ha annunciato che potrebbe imporre nuove restrizioni e ha esortato la popolazione a vaccinarsi.
Regno Unito: l’allarme della Nhs Confederation
I nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono 41.299; i morti 217. But Matthew Taylor, capo della della Nhs Confederation, che riunisce tutti i sistemi sanitari del Regno Unito, ha chiesto al premier Boris Johnson di varare al più presto restrizioni anti Covid come l’obbligo di mascherina in diversi luoghi, ritorno allo smart working e se necessario anche il Green pass. Ma per ora il governo non ha nessuna intenzione di farlo, mentre dal prossimo aprile, nonostante le critiche, la vaccinazione contro il Covid sarà obbligatoria per tutto il personale a tempo pieno del Sistema nazionale sanitario (Nhs), in totale 1,2 milioni di operatori.
Romania: 451 morti e terapie intensive sature
Epidemia fuori controllo nel Paese, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati più di 10mila contagi e 451 morti, in gran parte non vaccinate. È il numero più alto dall’inizio della pandemia. Secondo il ministero della Sanità rumeno, non ci sono più letti disponibili nei reparti di terapia intensiva. Solo il 37% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Il Paese è stato il primo nell’Ue a revocare le restrizioni, poi però ha reso obbligatorio il Green pass per alcune attività come andare in palestra, al cinema o al centro commerciale. Dal 25 ottobre al 24 novembre su tutto il territorio è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Russia: Vladimir chiama l’esercito per costruire ospedali
Continua crescere il numero delle vittime del Covid in Russia, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.195 decessi (ieri erano stati 1.189), il numero più alto dall’inizio della pandemia. I nuovi contagi sono 40.217 (ieri erano 40.443). Solo il 30% dei russi che ha ricevuto due dosi di vaccino e, secondo i sondaggi, nonostante la quarta ondata, quasi la metà della popolazione ha escluso che si immunizzerà. L’obiettivo iniziale del Cremlino era il 60% di vaccinazioni entro la fine dell’estate. La situazione è particolarmente difficile a Mosca, dove tuttavia è stata confermata per domenica la fine del mini lockdown di 10 giorni, anche se la situazione epidemiologica continua a essere grave. Il presidente Vladimir Putin ha chiesto alle forze militari di costruire ospedali.
Slovenia: l’appello dei medici per nuove restrizioni
I nuovi casi sono 4.511, più di mille in più del precedente record fatto segnare ieri. I medici sloveni chiedono l’introduzione di misure più rigide per fermare i contagi. Oggi il governo si riunirà per discutere le proposte dei medici, che hanno chiesto di limitare gli assembramenti, ridurre gli orari di apertura di bar e ristoranti, favorire il lavoro da casa per i dipendenti del settore pubblico, secondo quanto riportato dalla televisione nazionale. Nel Paese circa il 53% della popolazione ha completato l’iter vaccinale.
Spagna: un certo scetticismo verso il Green pass
Con il 78,7% della popolazione vaccinata e più di 72 milioni di dosi somministrate il Paese affronta la quarta ondata già forte di aver raggiunto l’immunità di gregge. Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi confermati sono stati 2.287; 39 decessi. In Spagna l’obbligo del Green pass è lasciato alle singole regioni, ma i tribunali regionali di Galizia, Andalusia, Cantabria e Canarie hanno già dichiarato non valido il requisito del certificato per accedere a bar, ristoranti e locali notturni. La stessa ministra della Salute, Carolina Darias, ha spiegato come, secondo il governo, il certificato non sia altro che un’iniziativa europea per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione, senza necessità di renderlo obbligatorio per altri obiettivi.
Svizzera: restrizioni selettive per chi è senza Green pass
I nuovi casi nelle ultime 24 ore sono stati 2.609; 2 i morti. Il tasso di positività del 9,51%. In totale nel Paese il 63,8% delle persone ha già ricevuto la seconda dose. Un dato troppo basso per il governo che ha l’obiettivo di raggiungere una copertura del 93% della popolazione over 65 anni e dell’80% nella fascia di età 18-65 anni. Dal 13 settembre è in vigore il Green pass per tutti i maggiori di 16 anni. Il governo, in caso di ulteriore peggioramento, prevede di reintrodurre l’obbligo della mascherina, i piani di protezione, le regole di distanziamento o le limitazioni della capienza. Queste misure riguarderanno soltanto le persone che non possono esibire un certificato Covid-19.
Ucraina: niente stipendio per gli statali non vaccinati
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 24.479 nuovi contagi e 752 morti. Di fronte a questa quarta ondata il governo ha deciso di sospendere lo stipendio ai dipendenti statali, insegnanti compresi, se rifiutano di vaccinarsi entro l’8 novembre. Il provvedimento ha scatenato proteste di piazza. Intanto, per salire su aerei, treni e bus a lunga percorrenza bisogna mostrare un test negativo o l’effettuata vaccinazione. Inoltre, a Kiev dal primo novembre è obbligatorio presentare il Green pass per accedere a bar, ristoranti, alberghi, palestre, trasporti pubblici, eventi, shopping center, luoghi di svago.