Definì “assassino” Wojtyla e “club sadomaso” la Chiesa: Oliviero Toscani assolto. Ecco l’audio scandalo

4 Nov 2021 11:45 - di Davide Ventola
Oliviero Toscani, chiesa

La prima Corte d’Appello penale di Milano ha assolto, ribaltando la condanna di primo grado, il fotografo Oliviero Toscani dall’accusa di vilipendio della religione cattolica, per gli insulti alla Chiesa, a Bergoglio e Giovanni Paolo II. In primo grado, il Tribunale gli aveva invece inflitto una multa di 4 mila euro.

Nella trasmissione radiofonica «La Zanzara» del 2 maggio 2014 su Radio 24, interpellato dai conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo sulla pedofilia nella Chiesa, Toscani aveva detto che «la Chiesa sembra un club sadomaso». E aveva poi lamentato che «Papa Bergoglio dice cose banali», e che «fanno santo Wojtyla che era contro il preservativo in Africa, un assassino». Ora l’Appello l’ha assolto, aderendo alla richiesta di assoluzione formulata anche dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser.

Le frasi incriminate nella trasmissione di Cruciani e Parenzo

«In Italia se sei cristiano non sei tutelato, ma anzi, gli altri avranno sempre il diritto di offendere, discriminare e denigrare. Questa sentenza ci scandalizza e la riteniamo, rispetto alla condanna di primo grado, inspiegabile e vergognosa», è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sull’assoluzione, in Appello, di Oliviero Toscani dall’accusa di Vilipendio alla religione.

Senti cosa aveva detto Oliviero Toscani contro Papa Giovanni Paolo II e la religione cattolica

“Dopo l’assoluzione di Oliviero Toscani, contro la Chiesa vale tutto”

Il fotografo, infatti, era stato condannato, nel luglio del 2019, a 4mila euro di multa dopo la denuncia di Pro Vita & Famiglia e di Giuristi per la Vita. «È stato assolto – prosegue Brandi – un personaggio che si è permesso di dire che ci sono altari “con bambini nudi che volano” e che “la Chiesa sembra un club sadomaso”». «Frasi – precisa la nota di Pro Vita & Famiglia – che non lasciavano spazio all’interpretazione e non potevano essere etichettate come “semplice” cattivo gusto, ma evidentemente in Italia non c’è spazio per tutelare milioni di cristiani che si sono sentiti offesi e discriminati. Perfino un sacerdote, don Giorgio De Capitani, ha esultato davanti a questa assoluzione. Ha parlato di libertà di opinione. Ma non è libertà offendere e denigrare il culto altrui e portare avanti una vera e propria cristianofobia!».

«A questo punto – chiosa amaramente su Twitter Mario Adinolfi – abolite l’articolo del codice penale relativo al vilipendio: contro la Chiesa vale tutto».

Il fotografo all’Adnkronos: “Normale che sia stato assolto. Non ho detto niente di strano”

«È normale che sia stato assolto. Non è assolutamente una bestemmia quello che ho detto, era per chiarire quello che forse tanti fedeli non vedono pensando che la religione sia fatta di violenza, crocifissione e sangue». Così all’Adnkronos Oliviero Toscani.

«L’immagine della Chiesa non ha niente a che fare con la fede, con Dio e con Gesù – spiega -. Io non sono credente ma se lo fossi mi sentirei molto offeso della iconografia della Chiesa che ha a che fare col mio Dio. Se si entra in una chiesa barocca – riafferma Toscani ribadendo quanto detto alla trasmissione ‘La Zanzara’ – sembra di entrare in un club sadomaso”. E sulle sue dichiarazioni sui preservativi in Africa aggiunge: ”Io ero là e quando Papa Wojtyła diceva di non usare i preservativi e la gente e i bambini morivano, nessuno diceva niente?».

«Io dico sempre quello che penso – sottolinea il fotografo – sono un essere libero da pesi di fede e religione e libero di ragionare e reagire»‘. E su Adinolfi che ha criticato la sentenza di appello che ha assolto il fotografo, Toscani conclude con una battuta ironica: «Sono felice che Adinolfi sia sconcertato dalla sentenza, l’ho fatto apposta per sconcertare Adinolfi».

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