“Fu ucciso”: si riapre il caso di Marco Pantani. Scatta una terza inchiesta dopo le confessioni di un mafioso
Una terza inchiesta sulla morte di Marco Pantani, trovato senza vita in un residence a Rimini il 14 febbraio 2004, è stata aperta dalla procura di Rimini. La notizia, riportata da alcuni giornali locali, è confermata dal nuovo legale della famiglia, l’avvocato Fiorenzo Alessi. La nuova inchiesta sarebbe stata riaperta anche in seguito ad alcune audizioni, tra cui quella di Fabio Miradossa che ascoltato davanti alla Commissione Antimafia disse che secondo lui il ‘Pirata’ era stato ucciso.
“La procura di Rimini, dopo aver ricevuto la comunicazione per conoscenza dell’Antimafia ha ritenuto di iscrivere un nuovo procedimento a notizia di reato nonostante la comunicazione dell’Antimafia non fosse una notizia di reato“, spiega all’Adnkronos l’avvocato Alessi. “La procura per estrema chiarezza e trasparenza, opportunità e dovere ha ritenuto di aprire un nuovo procedimento contro ignoti per l’ipotesi di omicidio”, ha spiegato.
Marco Pantani e la voglia di giustizia dei genitori
“Obiettivo dei genitori è mettere finalmente una parola definitiva, in un senso o in un altro, su questa morte soprattutto dopo che un soggetto, che forse qualcosa sapeva, ha dichiarato, davanti alla Commissione Antimafia, che Marco è stato ucciso”. Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Fiorenzo Alessi, nuovo legale della famiglia di Marco Pantani, commentando la nuova inchiesta aperta sulla morte del ciclista.
“E’ difficile che, a distanza di tanti anni, ci possa essere una clamorosa novità, ma è anche vero che la procura sta indagando e ha deciso di ascoltare a lungo la mamma”, ha continuato. “Ora confidiamo che la procura svolga indagini attente e scrupolose”, ha concluso sottolineando che l’obiettivo della mamma di Pantani, Tonina, è “mettersi il cuore in pace”.
L’Antimafia: “Elementi nuovi da valutare”
“Se dopo aver inviato l’informativa la Procura della Repubblica ha deciso di aprire nuovamente le indagini, qualche elemento nuovo di valutazione da parte della magistratura competente evidentemente sarà emerso”, scrive in un post su Fb il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra.
“Un fascicolo per omicidio a carico di ignoti – osserva Morra sulla notizia – Per la terza volta da quella tragica notte di San Valentino del 2004, quando Marco Pantani fu trovato privo di vita nella stanza del residence ’Le Rose’, si metterà in moto un’attività investigativa. A indagare, anche questa volta, dopo l’informativa inviata dalla commissione antimafia al Tribunale di Rimini a seguito delle ’rivelazioni’ fatte da amici degli amici sulla morte del Pirata, il Procuratore capo di Rimini, dottoressa Melotti, e il sostituto procuratore Bertuzzi”.