Gli studenti: ministro, abolisca il tema di italiano. Ma la petizione è sciatta e scritta male
Tema di italiano sì o no? Il dibattito va avanti da giorni. Perché esiste una petizione degli studenti su Change.org che chiede al ministro dell’Istruzione Bianchi di abolire il tema di italiano in continuità con gli ultimi esami di maturità dell’era Covid. Un solo maxiorale e via. Tutti promossi (si spera).
“Innanzitutto – scrive Il Messaggero – è importante decidere quanto prima la modalità di esame per far sì che le classi dell’ultimo anno si possano esercitare in base a come si svolgeranno le prove del prossimo mese di giugno. Stilando il calendario scolastico per l’anno 2021-2022, nella scorsa estate, è stata già indicata dal ministero di viale Trastevere la data del 22 giugno per il primo scritto dell’esame di Stato. Ma tutto resta in bilico fino alla decisione ufficiale. Intanto emergono diverse posizioni sulla possibilità o meno di eliminare anche quest’ anno gli scritti. In una petizione online si chiede proprio di eliminare la prova scritta come è stato fatto negli ultimi due anni quando, per colpa del Covid, le giornate dedicate all’esame vennero ridotte a una e tutto venne accorpato in un solo maxi colloquio”.
Oggi gli studenti sono in piazza e invocano l’esame “facile”. Per Tommaso Biancuzzi, presidente della Rete degli studenti medi, l’esame col tema di italiano “era vecchio già prima della pandemia, ora è anni luce distante dalla realtà degli studenti”.
Ma il punto è che sapere scrivere correttamente servirebbe proprio agli studenti che hanno lanciato la petizione. Il testo è infatti costruito male, in burocratese, la sintassi è zoppicante, la punteggiatura sbagliata, l’insieme appare sciatto e con espressioni fuori luogo. Proprio i proponenti dell’abolizione del tema di italiano, dunque, sono i primi ad averne bisogno. E i social, come sempre impietosi, lo fanno notare con una certa dose di ironia…
Ecco il testo della petizione, che ha raggiunto già 40mila sottoscrizioni. “Noi studendi maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte agli esami di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere degli esami scritti in quanto pleonastici, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. Inoltre abbiamo passato terzo e quarto anno in DAD, penalizzandoci, distruggendo parte delle nostre basi che ci sarebbero dovute servire per gli esami. L’ulteriore stress di esami scritti remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta. Sicuri di un suo positivo riscontro le porgiamo i più cordiali saluti.”