Gualtieri, mossa disperata per ripulire Roma: 360 euro di premio ai netturbini che vanno a lavorare
Un premio di produttività per chi va a lavorare. È la mossa dell’Ama per cercare di agevolare la promessa di «ripulire Roma entro Natale» fatta dal sindaco Roberto Gualtieri. L’azienda, infatti, ha firmato un accordo con i sindacati che prevede bonus fino a 360 euro lordi in busta paga per chi, nel periodo tra il 22 novembre e il 9 gennaio, non farà registrare assenze per ferie, permessi e, soprattutto, malattie. I soldi ai netturbini di Roma arriveranno dallo stanziamento di 3 milioni di euro stabilito dalla giunta Gualtieri per cercare di raggiungere un obiettivo che, ad oggi, a un mese dall’elezione e dal Natale, appare ancora parecchio lontano.
L’assenteismo in Ama al 15%
L’intesa coi sindacati, curata dai nuovi direttore generale, Maurizio Pucci, e vice direttore, Emiliano Limiti, riguarda tutti i turni di lavoro dei giorni feriali e, si legge in una nota dell’azienda, mira a incentivare i tassi di presenza in tutti i comparti operativi (sedi di zona, autorimesse, officine, impianti, ecc.) per aumentarne produttività ed efficienza in questo particolare periodo. Mira, insomma, ad abbattere la piaga dell’assenteismo, che in Ama, nei primi sei mesi del 2021, ha toccato il tasso del 15%.
Il premio per abbattere le assenze per malattia
«Il premio aggiuntivo – si legge nel verbale d’accordo – verrà riconosciuto qualora, oltre alla totale pulizia di tutte le strade principali di Roma, alla rimozione di tutti i rifiuti rimasti a terra attorno ai cassonetti, alla igienizzazione degli stessi e alla rimozione delle discariche abusive ai lati delle strade, si registri una riduzione del tasso di assenza per malattia di almeno il 10% rispetto alla percentuale registrata nei mesi di settembre e ottobre 2021».
Fino a 360 euro in più in un mese e mezzo
Il piano anti-assenteismo tra i netturbini di Roma prevede che chi non farà neanche un’assenza nell’arco di questo mese e mezzo circa accederà al massimo del bonus: 360 euro lordi, appunto. Chi si assenterà tre giorni avrà 300 euro, chi mancherà per cinque giorni ne avrà 200. Niente, invece, per chi sforerà il tetto dei cinque giorni. Ma, si legge ancora nel comunicato di Ama seguito all’accordo, gli incentivi coinvolgono «esclusivamente i lavoratori idonei a tutte le attività previste (raccolta, pulizia, spazzamento, rimozione micro-discariche, ecc.) dal Piano straordinario di pulizia e a tutte le operazioni di igiene urbana da qui a fine anno».
Fra i netturbini di Roma un esercito di parzialmente idonei e inarruolabili
E qui, insieme alla chiusura del ciclo dei rifiuti, ovvero al problema di dove metterli una volta raccolti, si pone un altro problema non secondario per il mantenimento degli impegni presi da Gualtieri: l’idoneità dei lavoratori in forze ad Ama. Riferisce Repubblica, titolando sui «soldi ai netturbini per non darsi malati», che in servizio ci sono 3.950 netturbini. Fra questi però 1.464 operatori sono parzialmente idonei e 110 sono inarruolabili. Non va meglio tra gli autisti, che vedono 185 idonei parziali e 25 inidonei su 900 conducenti totale. Quanto ai 260 nuovi assunti, poi, per contratto non possono guidare gli autocompattatori o raccogliere i rifiuti. Se dalle persone ci si sposta ai mezzi, il quadro non cambia: il 57% dei mezzi della flotta aziendale è fermo in rimessa.