Il sindaco Pd posta una vignetta sessista. Insorgono le donne di FdI: livello da osteria
Vignetta sessista sulla pagina Facebook di un esponente politico, Giampiero Lattanzi, sindaco Pd di Guardea (Terni) e presidente della provincia di Terni. Fosse stato della Lega, si sarebbe guadagnato la prima pagina dei giornali mainstream. Invece sull’episodio è caduto il silenzio. Perché la sinistra non si indigna se a usare luoghi comuni offensivi verso le donne è uno di loro.
La vignetta volgare postata e poi cancellata da Lattanzi
La vignetta che Lattanzi ha ritenuto di dover condividere su Fb riportava le battute tra due ragazze: “Come fai ad avere tutti questi soldi? Lenticchie a capodanno?“, chiede una. L’altra risponde: “No, piselli tutto l’anno“.
La nota delle esponenti di Terni di Fratelli d’Italia
Insorgono le esponenti locali di Fratelli d’Italia-Terni che in una nota redarguiscono l’esponente dem. “Chi di social ferisce, di social perisce o quantomeno rischia di pagare pegno – scrivono nella nota – Come nel caso del post riportato, sicuramente in linea con un genere di umorismo goliardico tipicamente maschile di bassissimo livello che non si accosterebbe bene nemmeno alle osterie di un tempo, ma che mette in luce in maniera eclatante i luoghi comuni esistenti dai secoli dei secoli nei confronti del sesso femminile”.
Secondo le firmatarie, “sarebbe già molto poco giustificabile un post del genere se lo avesse pubblicato una persona qualsiasi. In questo caso – sottolineano – si tratta di una persona che ricopre una carica pubblica, anzi due ossia quella di sindaco e quella di presidente di Provincia. Ma a condire un po’ il tutto, che già basterebbe e avanzerebbe, sta il fatto che il povero malcapitato non solo si diverte a ‘cazzeggiare’ come scrive appunto goliardicamente con terribili doppi sensi, ma vigliaccamente dopo poco cancella il post. Non ha avuto nemmeno il coraggio di mantenere la faccia e continuare a veicolare tristi messaggi scontati e sessisti dopo averli prodotti o quantomeno copiati e condivisi, che nella sua veste istituzionale, seppur da profilo privato, non è certo meno grave”.
La leghista Alessandrini condanna la vignetta
Scende in campo anche Valeria Alessandrini senatrice della Lega, membro Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, che in un lungo post su Facebook ha fermamente condannato la vignetta, sottolineando come, se lo stesso contenuto fosse stato postato da un sindaco della Lega, sarebbe scoppiato un putiferio.