Il triestino bandito da Roma, Sgarbi picchia duro: Ranucci è il Puzzer della tv. Perché il Daspo solo a uno?
Il no Green Pass triestino bandito da Roma con un foglio di via. Sgarbi polemizza e picchia duro: «Ranucci è il Puzzer della tv. Perché il Daspo solo a uno dei due?»… La questione, a 24 ore dalla cacciata del dissidente triestino continua a fare rumore. Stefano Puzzer, referente dei portuali di Trieste, è stato denunciato per manifestazione non preavvisata. Con il suo banchetto nella capitale, in piazza del Popolo, aveva attirato alcune centinaia di persone contrarie al Green pass. E con loro, sul posto, è arrivato anche personale della Digos e della Polizia scientifica per monitorare e riprendere tutte le fasi dell’iniziativa non preannunciata. Non solo. La Questura di Roma nei suoi confronti ha emesso il foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno da Roma, con provvedimento motivato e intimandogli di fare rientro a Trieste entro le ore 21 di oggi.
Puzzer denunciato dalla polizia: ha ricevuto un foglio di via da Roma per un anno
In caso di violazione Puzzer si troverà nella spiacevole situazione di commettere un nuovo reato. Come noto, ieri mattina Puzzer aveva portato nella capitale la protesta che ha infiammato Trieste nei giorni scorsi, a cui le forze dell’ordine hanno risposto duramente. Così, è sceso a Roma per far sentire la sua voce – e quella del movimento contrario all’obbligatorietà della certificazione verde – ai palazzi del potere. Posizionando un banchetto nella celebre piazza romana per amplificare la sua voce e quella dei dissidenti che rappresenta. Ebbene, in breve tempo ha attirato una folla di alcune centinaia di persone, tutte contrarie al Green pass. E, insieme a loro, ha attirato l’attenzione di Digos e forze dell’ordine. Che ieri hanno provveduto a far smantellare il presidio e a fare ulteriori analisi per verificare l’esistenza o meno di situazioni penalmente rilevabili di altre persone.
Da Rampelli solidarietà a Puzzer: «Ennesimo scivolone del ministro Lamorgese»
Un provvedimento che oggi il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente. Esprimendo contestualmente piena solidarietà a Stefano Puzzer. Tanto che sul caso, l’esponente di Fdi ha dichiarato: «L’unanime condanna da parte della Camera dei deputati del Daspo emesso nei confronti del sindacalista Puzzer, al quale va la mia solidarietà, mette in mostra l’ennesimo scivolone del ministro Lamorgese. Arrivare a comminare un anno di divieto a entrare nella capitale a un cittadino che pacificamente manifestava in Piazza del Popolo, ha il chiaro sapore di un intimidazione rivolta a chiunque intenda contestare provvedimenti del governo. Una decisione liberticida e palesemente anticostituzionale di cui si chiede l’immediata revoca».
Lollobrigida (Fdi): il Viminale riferisca su foglio di via Puzzer e sull’ordinanza della Francia contro i tifosi della Lazio
Sollecita la reazione del capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida. Che questa mattina, intervenendo in Aula, ha espresso perplessità sui provvedimenti emanati e, contestualmente, ha chiesto al Ministero dell’Interno di riferire alla Camera sul foglio di via obbligatorio, con divieto di soggiorno per un anno a Roma, emesso nei confronti di Stefano Puzzer. Come sull’ordinanza dell’omologo ministero francese che impedisce l’accesso ai tifosi della Lazio in vista dell’incontro di domani sera tra Marsiglia e Lazio. Richieste di delucidazioni e intervento a cui, nel corso del dibattito, si sono associati anche il deputato de L’Alternativa c’è Francesco Forciniti. E, a titolo personale, anche da Roberto Giachetti di Italia viva.
Sgarbi, «Ranucci è il Puzzer della tv: perché il Daspo solo ad uno dei due?»
«Non entro nel merito ma dico che vedo molte affinità fra Sigfrido Ranucci e Stefano Puzzer, che esprimono entrambi in modo pacifico dei dubbi sulla gestione del vaccino. Quindi delle due l’una: o consentono a Puzzer di dire delle cose in piazza. O danno il Daspo anche a Ranucci. Altrimenti non si capisce la logica». È l’analisi che Vittorio Sgarbi fa all’Adnkronos commentando le polemiche scatenatesi ieri in seguito alla trasmissione Report, che lunedì sera ha mandato in onda un’inchiesta rovente sui vaccini. Un caso che il critico abbina a quanto accaduto – nelle stesse ore peraltro – a Stefano Puzzer, destinatario di un figlio di via.
Sgarbi provocatorio sul caso Puzzer e Report: «L’occupazione di suolo pubblico, in piazza e in tv»…
«Puzzer – tuona allora Sgarbi – viene cacciato per un anno da Roma perché “occupa suolo pubblico”. Ma, a parte che allora non si capisce perché non vengano cacciati anche i mendicanti che dormono lì con il loro materasso e le loro vettovaglie, io mi chiedo anche: siccome l’occupazione del suolo televisivo non è meno importante del suolo pubblico, perché non sospendono per un anno anche Ranucci?», sentenzia provocatoriamente il critico. Che poi a stretto giro sottolinea anche: «Bisogna dare solidarietà ad entrambi. Occorrono garanzie per tutti e due. Entrambi comunicano qualcosa che crea dei profondi dubbi sulla gestione del Covid e del vaccino. Ma mi chiedo perché in un caso una parte del Pd lo difenda, e nell’altro caso no».
Sgarbi: una contraddizione tutta interna al Pd
La questione, sottolinea Sgarbi, “viene tutta dal Pd che ha una contraddizione tra la linea “realista” sanitaria alla Draghi. E le valutazioni di una parte del Pd che invece difende una trasmissione storicamente legata alla sinistra, anche se anti renziana». «Da un punto di vista “della ragion di Stato”, però – conclude Sgarbi – tra i due è più pericoloso Ranucci. Perché ha la credibilità di una testata televisiva e di una rete – provoca il critico –. E se lo Stato deve difendersi dalla minaccia per la salute pubblica, Ranucci è un pericolo pubblico più di Puzzer. No?»…