La Russa: «Il centrodestra non è una caserma, ma sul Quirinale dobbiamo marciare uniti»
“Se chiunque può esprimere la sua posizione, figuriamoci se non può farlo Berlusconi. Non siamo una caserma”. Parola di Ignazio La Russa, che commenta senza drammatizzazioni le ultime dichiarazioni del Cavaliere sul reddito di cittadinanza. Interpretate dalla stampa come un’apertura a sorpresa ai 5Stelle in vista della partita quirinalizia. E una sfida agli alleati.
La Russa: il centrodestra non è una caserma, ma l’unità non si tocca
Per il vicepresidente del Senato di Fratelli d’Italia le cose non stanno così. In una coalizione non ci deve essere un sola voce. Però – avverte La Russa intervistato dalla Adnkronos – sul Quirinale il centrodestra deve marciare unito. Sa benissimo che l’ex premier, tornato protagonista sulla scena politica, deve giocarsi tutte le carte per tentare la scalata al Colle più alto E non vuole certo contrastare il gioco del numero uno di Forza Italia. Né impedire a Berlusconi, come a qualsiasi altro leader della coalizione, di esprimere una proprio giudizio. Magari dissonante. Specialmente su materie per le quali già è stato espresso un voto. Ma la compattezza della coalizione va rispettata.
“Berlusconi può esprimere le sue opinioni. Ma dipende dai temi”
Insomma, come ha dichiarato anche Giorgia Meloni, il Cavaliere non può giocare in solitudine senza consultare gli alleati. “Se Letta chiama. Berlusconi – dice la leader di Fratelli d’Italia – non può essere il primo a rispondere ok”. ”Ci sono temi e temi -spiega La Russa – sul Colle così come sul cosiddetto trattato del Quirinale Italia-Francia. Bisogna sempre distinguere e, poi, non stiamo parlando di voti già espressi ma di opinioni e noi non siamo certo una caserma. Quello però che conta – avverte l’ex ministro- è che non si tratti di avvicinamenti finalizzati a strategie per il Quirinale. Per le quali, proprio per favorire la possibile elezione di Berlusconi, abbiamo convenuto che si marci insieme e compatti“.