L’ombra dei brogli su Latina, il centrodestra presenta un ricorso al Tar: si torni alle urne
Brutte notizie per il sindaco di Latina Damiano Coletta. La cui navigazione, senza un maggioranza numerica uscita dalle urne, appare sempre più incerta. Alcuni cittadini e candidati non eletti con la lista civica del candidato sindaco di centrodestra Vincenzo Zaccheo hanno presentato un ricorso al Tar per presunti brogli. Nel mirino 33 sezioni elettorali su un totale di 116. Nelle quali si sarebbero consumate “gravi irregolarità“.
Latina, il ricorso del centrodestra al Tar: tutto da rifare
Secondo le contestazioni avanzate dal centrodestra, che chiede di annullare l’esito del voto e di tornare alle urne, in alcuni seggi il numero dei votanti e quello delle schede non corrispondono. Inoltre ci sarebbero schede votate ma non firmate dai componenti del seggio. Insomma le operazioni di voto si sarebbero svolte nel caos più totale. Il ricorso al tribunale amministrativo è stato presentato dall’avvocato Toni De Simone. Che, dopo un approfondito riesame del materiale elettorale, ha chiesto l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti. Dei verbali degli uffici elettorali di ben 33 sezioni e della delibera del Consiglio comunale di convalida degli eletti. Il ricorso contro il Comune di Latina e tutti gli eletti alle scorse comunali è stato presentato su istanza di tre candidati consiglieri non eletti. Giovanni Monterubbiano, Alessandro Rossi ed Emilio Cerci.
Gravi irregolarità in 33 sezioni su 116
Dopo aver fatto istanza di accesso agli atti, i ricorrenti avrebbero ravvisato una serie di incongruenze e di opacità. “Alla luce di quanto esposto – si legge nel ricorso – il risultato del primo turno è inficiato da un significativo numero di voti illegittimamente assegnati e di schede elettorali illegittimamente nei verbali delle sezioni elettorali”. Il ricorso punta a ripetere le operazioni di voto nelle sezioni in cui si sarebbero verificate le irregolarità. Un precedente simile è accaduto solo a Cisterna di Latina, nelle elezioni del 2018. In quell’occasione il Tar aveva annullato la proclamazione degli eletti. E disposto il rinnovo delle operazioni di voto in quattro sezioni. Accogliendo un ricorso presentato da un candidato sindaco. Il boccino ora è nella mani dei giudici amministrativi. Se accolto il ricorso provocherebbe uno tsunami politico nel capoluogo pontino con l‘annullamento dell’attuale consiglio comunale.