Manovra, Meloni: «Il lavoro è la priorità. Il taglio delle tasse si concentri sul cuneo fiscale» (video)
Concentrare gli 8 miliardi per il taglio delle tasse su un unico obiettivo: il cuneo fiscale. È la proposta di Giorgia Meloni che, nel corso dell’Assemblea di Confesercenti, che quest’anno festeggia i 50 anni, ha chiarito come il rischio sia di disperdere quei fondi in tanti rivoli che poi non portano a risultati significativi.
Meloni: «Il lavoro deve essere la priorità»
«Otto miliardi sono sicuramente uno stanziamento significativo, ma solo se concentrati su un unico grande obiettivo», ha chiarito la leader di FdI, sottolineando che «c’è il rischio che alla fine si faccia il solito gioco un po’ qui, un po’ su, un po’ lì. Spalmati non serve». Quindi esiste un problema di metodo, che si risolve con la chiarezza degli obiettivi, che nel merito hanno il nome di «taglio del cuneo fiscale». «Il lavoro deve essere la priorità», ha sottolineato ancora Meloni, per la quale il taglio delle tasse sul lavoro deve avere risvolti sia per gli imprenditori sia per i lavoratori.
Mantenere la tassazione forfettaria agevolata
La leader di FdI, quindi, ha rilanciato anche il sistema forfettario di tassazione agevolata per le imprese con fatturato fino a 65mila euro, rispetto al quale non c’è certezza di proroga, ma che per lei andrebbe mantenuto e portato fino al tetto di 100mila euro.
«Basta discriminazioni negli ammortizzatori sociali»
E, ancora, questione ammortizzatori sociali. Per Meloni, più volte interrotta dagli applausi della platea di Confesercenti, ci sono alcuni capisaldi chiari: non devono pesare sugli imprenditori, non devono essere puro assistenzialismo, non devono creare discriminazioni tra i lavoratori. «È un tema che FdI pone da tempi immemori», ha ricordato la leader del partito, sottolineando che «il lavoro è sempre lavoro», quindi «noi proponiamo un sistema per gli autonomi basato anche su quello che avviene per gli altri lavoratori». Quanto ai fondi per la riforma, Meloni è stata chiara sul fatto che non si devono togliere agli 8 miliardi per il taglio delle tasse, mentre sulla natura dei nuovi ammortizzatori sociali ha ribadito la necessità che siano finalizzati al rientro nel mondo del lavoro e non si esauriscano nella mera misura assistenziale.
Meloni: «Riconoscere la dignità dei lavoratori flessibili»
Sul tema del salario, poi, Meloni ha spiegato che non si può affrontare semplicemente parlando di minimo salariale, perché è vero che in Italia abbiamo tra gli stipendi più bassi d’Europa, ma ci sono un problema di costo e regole del lavoro, così rigide e inadeguate alla società che cambia da spingere verso il nero. Quindi, è necessario affrontare il tema della flessibilità, «che non è precariato», e della dignità del lavoratore flessibile, che ancora oggi non è riconosciuta pienamente dalla nostra società, come dimostrano le difficoltà di accesso al credito.