Maschi e femmine con la gonna a scuola in un liceo di Monza: “Contro la mascolinità tossica”
Maschi e femmine. Tutti con la gonna. A lasciare i pantaloni nell’armadio per un giorno sono gli studenti del liceo classico d’eccellenza di Monza e Brianza, lo Zucchi. In classe con la gonna, ragazze e ragazzi. Studenti contro la «sessualizzazione del corpo femminile» e la «mascolinità tossica» è lo slogan di questa iniziativa. Una protesta del dress code che va in scena per il secondo anno consecutivo nel medesimo liceo. «Zucchingonna» nasce dall’idea di alcuni alunni dell’ultimo anno, sulla scorta di esperienze simili, diffuse sopratutto all’estero. Il Corriere della Sera è andato ad ascoltare gli studenti.
L’iniziativa “Zucchingonna”: “Liberi di essere giò che si è”
Una provocazione. «Le gonne sono considerate un indumento tipicamente femminile, spesso al centro di scambi di idee riguardo al loro essere appropriate rispetto al contesto, in particolare quello scolastico. Se è un uomo a portare la gonna la cosa è spesso considerata riprovevole, poiché visto come capo “poco mascolino” e “da donna”». Così, sui social, gli studenti chiariscono il senso dell’iniziativa. «Abbiamo deciso di indossare la gonna a scuola, ragazze e ragazzi, per manifestare il desiderio di vivere in un luogo in cui sentirsi liberi di essere ciò che si è; e di non essere definiti dai vestiti che si indossano». In Italia l’iniziativa è «partita dal liceo Zucchi» per promuovere «un’idea che parla di inclusività e libertà». Una forma di sensibilizzazione sui temi del sessismo e della parità di genere importata dall’estero. Molta diffusione sui social ha avuto il prof di matematica di Valladolid, nord ovest della Spagna, “che ha deciso di postare una sua foto mentre fa lezione indossando una gonna, in solidarietà a un alunno espulso da scuola e inviato dallo psicologo per essersi abbigliato allo stesso modo”.
Maschi e femmine con la gonna, la preside: “Andare oltre la manifestazione plateale”
Ancora: “In Scozia, a Edimburgo, e in altri paesi anglosassoni sono stati i responsabili di un istituto elementare a inviare una mail ai genitori degli alunni maschi e ai docenti uomini: chiedendo loro di presentarsi in aula con la gonna. La preside dello Zucchi di Monza, Rosalia Natalizi Baldi, si dice favorevole all’iniziativa di metere la gonna ai ragazzi: «È un’iniziativa che già presero lo scorso anno. Allora non decisi certo di limitare la loro libertà e non ho certo intenzione di farlo oggi. Mi chiesero la mia opinione e, dopo aver ragionato insieme, espressi loro il mio pensiero, che non è mutato». L’auspicio della dirigente è che, su questi temi, si vada oltre la mera «manifestazione plateale». Quello che mi preme « è che queste idee di rispetto e di condanna verso la disparità di genere vengano mantenute e applicate sempre, nella loro quotidianità» .