Meloni: “Io al Quirinale? Non ho l’età, ma è l’ora di una donna”. E lancia la Varchi a Palermo (video)
Sala piena al Teatro Golden di Palermo – oltre mille posti – per la leader di FdI Giorgia Meloni che oggi pomeriggio ha presentato il suo libro ‘Io sono Giorgia‘, toccando tutti i temi di politica e attualità, Quirinale compreso. In prima fila, con posto riservato, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Nelle prime file diversi dirigenti di FdI, fra cui il sindaco di Catania Salvo Pogliese e gli eurodeputati Raffaele Stancanelli e Giuseppe Milazzo. Presenti anche il vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro (Mpa), il capogruppo di DiventeràBellissima (partito del governatore) Alessandro Aricò e la deputata regionale Giusi Savarino. Assenti invece Forza Italia, Lega e Udc.
Meloni e il Quirinale: “Sarebbe importante eleggere una donna”
“Io non ho l’età, posso fra sette anni”, risponde la leader di FdI Giorgia Meloni, a margine della presentazione del suo libro a Palermo, discutendo della mancanza di candidate donne al Quirinale. Un premier donna? “Io sono sempre stata convinta che sia il tempo per un premier donna ma non lo posso dire io, ce lo devono dire gli italiani. Uomo o donna che sia, l’unica cosa che non possiamo fare è calarci un altro presidente del consiglio dall’alto”. Previsioni sul Colle? “Neanche con una sfera cristallo si potrebbe immaginare chi farà il presidente della Repubblica, soprattutto in questo parlamento. Io sono alla ricerca di un presidente che faccia il presidente. Insomma la mia ricerca è un po’ distonica rispetto al Pd che cerca un presidente che lo faccia restare in piedi. Cerco un presidente della Repubblica che faccia rispettare le regole, che difenda la sovranità“.
Il giudizio più ombre che luci su Draghi
“Draghi per me è ancora un punto interrogativo. Ha fatto alcune operazione che ho condiviso e altre che non ho condiviso. Mi pare si stia muovendo bene sulla vicenda ‘Borsa italiana’, pare che stia correggendo il tiro rispetto a chi l’aveva ceduta ai francesi. Poi leggo però che il presidente Mattarella sta andando a Parigi per stipulare un accordo di collaborazione su diverse materie…mi chiedo perché se siamo una repubblica parlamentare il Parlamento non sa niente di questo accordo”, dice la leader di FdI, che poi lancia la corsa a sindaco di Carolina Varchi: “Per noi è un’ottima scelta. E una donna che ha fatto politica per tutta la vita, è una professionista stimata, una donna competente, determinata. E’ sicuramente un nome che potrebbe rompere con gli schemi del passato, in una Palermo che ha qualche difficoltà a rinnovare soprattutto sul piano dell’amministrazione Orlando. E’ sicuramente una proposta che mettiamo in campo”.
Musumeci e la necessità di trovare unità del centrodestra
“Sulla candidatura alla presidenza della Regione Siciliana non intendo fare fughe in avanti. Penso che la coalizione si debba muovere compatta e non voglio dare alibi per eventuali divisioni in un momento in cui ho come priorità dimostrare la compattezza del centrodestra”m spiega poi Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei cronisti sulla ricandidatura dell’attuale governatore della Sicilia Nello Musumeci.
“Il presidente Musumeci è un presidente uscente e come tale ha diritto a ripresentare la sua ricandidatura – aggiunge – Come prima cosa quindi bisogna vedere cosa vuole fare il presidente e poi bisognerà discuterne con gli alleati della coalizione. In questo momento penso che sarebbe sbagliato fare questa discussione sulla stampa anziché nelle sede opportune”.
Un patto federativo fra DiventeràBellissima e FdI? “Non so oggi, perché i miei tempi sono molto stretti, ma con il presidente Musumeci ci incontreremo sicuramente. Sicuramente con DiventeràBellissima ci sono molte affinità, governiamo insieme la Regione, governiamo insieme diversi Comuni. Il resto si vedrà”.