Molnupiravir, la pillola anti Covid approvata in UK. Come funziona e quando arriverà anche da noi
“Dai dati che sono stati presentati, secondo me il molnupiravir”, la pillola anti-Covid approvata in Inghilterra, “arriverà presto anche da noi”. E’ la previsione del virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, intervenuto a ‘Tagada’ su La7.
Ma perché questo farmaco antivirale si è dimostrato efficace nel fermare Sars-CoV-2? “Il virus – spiega l’esperto – per replicare deve replicare il patrimonio genetico e utilizza un meccanismo che noi possiamo immaginare come fosse una macchina da scrivere: premiamo A e la macchina scrive A. Ora, che cosa fa questo farmaco? Praticamente quando il virus preme A la macchina da scrivere batte C, quindi tutta l’informazione genetica del virus viene alterata e il virus non è più in grado di replicarsi“.
Il primo via libera al molnupiravir c’è stato nel Regno Unito. Lo ha annunciato l’americana Merck (Msd al di fuori di Usa e Canada) e la connazionale Ridgeback Biotherapeutics. La Mhra, l’Agenzia del farmaco Uk ha autorizzato il farmaco antivirale per il trattamento di Covid-19 da lieve a moderato, negli adulti positivi a Sars-CoV-2 che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia grave. Molnupiravir resta in revisione presso altri enti regolatori internazionali, fra cui l’americana Fda e l’euroepa Ema.
Molnupiravir ha ricevuto l’approvazione in base ai risultati di un’analisi ad interim pianificata nell’ambito dello studio di fase 3 ‘Move-Out’. La pillola, somministrata 2 volte al giorno in pazienti Covid adulti non ospedalizzati e non vaccinati, con infezione da lieve a moderata confermata in laboratorio, insorgenza dei sintomi entro i 5 giorni precedenti l’inserimento nel trial e almeno un fattore di rischio associato a prognosi negativa (per esempio malattie cardiache o diabete), ha dimezzato la probabilità di ricovero e morte.
“Come terapia orale, molnupiravir offre un’importante opportunità aggiuntiva ai vaccini e ai medicinali impiegati finora per contrastare la pandemia di Covid-19”, sottolinea Dean Y. Li, vicepresidente esecutivo e presidente di Merck Research Laboratories, ringraziando “i ricercatori, i pazienti e le loro famiglie per il contributo allo studio Move-Out che ha reso possibile questa autorizzazione”. Sull’antivirale orale molnupiravir l’Ema ha già avviato la procedura di revisione.
E il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, annuncia che “l’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l’Italia possa avere a disposizione questa arma”.