Muro di Berlino, Meloni: «32 anni fa finì la tirannide comunista. L’Ue ricordi i valori di libertà e identità»
«Da stasera la frontiera è aperta». Con questo annuncio fatto dal leader del partito comunista berlinese, Gunter Schabowsky il 9 novembre 1989 si dà il via allo smantellamento del Muro di Berlino, il principale simbolo della guerra fredda, fatto costruire nel 1961 dal regime di Walter Ulbricht. Una storica diretta televisiva e una conferenza stampa fecero capire che il Muro si stava sgretolando. Il 9 novembre 1989 rappresenta una data storica per la Germania e per il mondo intero: segna, infatti, la fine dell’oppressione del comunismo e la rinascita dell’Europa. Da allora sono passati trentadue anni. Oggi Berlino celebrerà la riunificazione con un evento commemorativo. Anche in Italia ci sono diverse manifestazioni.
Muro di Berlino, Meloni: «Fine della tirannide comunista»
«Sono passati trentadue anni dalla caduta del Muro di Berlino. Trentadue anni dalla fine della tirannide comunista che imperversava in Europa», scrive in un post su Facebook, Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia continua: «Che il coraggio e la gioia di quei giorni ricordino alla nostra Europa quanto sono importanti i valori della libertà e dell’identità». A ricordare l’importanza della caduta del muro anche Silvio Berlusconi che su Twitter scrive: «Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino, simbolo della dittatura comunista, la più terribile e sanguinosa mai creata dall’uomo. La libertà abbatte qualsiasi muro. Ricordare oggi è un dovere, per evitare che il passato torni in forme nuove».
Nel 2005 il governo Berlusconi istituì il “Giorno della libertà”
Il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, dal canto suo, sottolinea che fu proprio il governo Berlusconi nel 2005 a istituire il “Giorno della libertà”. «Trentadue anni fa veniva abbattuto dai giovani di mezza Europa il muro di Berlino. Un evento simbolo di libertà e di liberazione dei Paesi oppressi da un’ideologia aberrante. Caduto il muro, la giornata rischiò di cadere nel dimenticatoio. Fu la legge 61 del 2005, voluta dal governo Berlusconi, a istituire proprio il 9 novembre, il “Giorno della libertà”».