La denuncia di Pedrizzi: “Legge di Bilancio in ritardo, il governo mortifica il ruolo del Parlamento”
“La legge di Bilancio per il 2022, secondo la legge di contabilità dello Stato, andava presentata alle Camere, come sempre, entro il 20 ottobre scorso, per dare a entrambi i rami del Parlamento i tempi necessari ( per prassi un mese a ciascuno) per esaminarla, proporre modifiche ed emendarla. Questo non è ancora avvenuto e si presume , che nella migliore delle ipotesi, non avverrà prima della prossima settimana. Va pertanto stigmatizzato sia il comportamento del governo che il silenzio, incomprensibile, dei partiti politici che avrebbero dovuto quanto meno investire del problema i presidenti di Camera e Senato”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, secondo cui “la strozzatura e la ristrettezza dei tempi di discussione parlamentare implica un vulnus sia sul piano formale, per i termini di legge indicati dalle norme sulla contabilità generale e non rispettati, che dal punto di vista politico, perché di fatto viene offesa e violata la sovranità del parlamento, rendendo di fatto irrilevante il suo ruolo nel varo di una Manovra mai così importante come quest’anno”.
La legge di Bilancio e il dibattito strozzato, secondo Pedrizzi
Dalla proroga del Superbonus e degli altri bonus casa fino alla strategia sulle pensioni per il dopo Quota 100, sono diverse le misure in arrivo sul Fisco e sul Lavoro: la legge di Bilancio era stata approvata in CdM il 28 ottobre scorso, con un valore complessivo intorno ai 30 miliardi di euro. Delle risorse a disposizione la cifra più consistente viene impiegata per una riduzione del carico fiscale che, considerando le somme già stanziate, arriva ad 8 miliardi. “Il lavoro è stato veramente notevole, siamo molto soddisfatti di questo provvedimento. Alla fine del Consiglio dei ministri c’è stato un applauso, c’era una sensazione di condivisione del lavoro fatto. E’ una legge di bilancio espansiva, accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica del governo – dice Draghi – Si agisce sulla domanda e sull’offerta, tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti, miglioriamo la spesa sociale con particolare attenzione ai giovani e alle donne”.
Secondo Pedrizzi, però, non bastano le promesse di Draghi e non è sufficiente annunciare il provvedimento in conferenza stampa, senza un vigoroso e ampio dibattito parlamentare. “I partiti dovrebbero sollecitare i vertici delle due Camere sulla velocizzazione dell’iter di approdo della Legge di Bilancio alle Camere e non limitarsi a incontri più o meno informali con il premier in sedi che non sono quelle deputate ed idonee alla discussione pubblica e trasparente sulla programmazione delle attività economiche e finanziarie dello Stato”, conclude l’ex senatore di An.