Prodi da Fazio gufa contro Berlusconi presidente: “Io sono vecchio per il Quirinale, ma lui più di me”
Per l’elezione a presidente della Repubblica «io non avrei i voti neanche a pensarci. Berlusconi pensa di averli… Io l’anno prossimo ho 83 anni, più sette fa 90, mi sembra un attentato alla Provvidenza. Lui ne ha molti di più, si vede che ha una Provvidenza diversa». Lo ha detto Romano Prodi, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa su Rai3. E una sfida con Silvio Berlusconi per il Quirinale Prodi non se la augura «neanche per sogno».
Prodi ha finto di dimenticare che non sarebbe la prima volta. Sandro Pertini fu eletto al Quirinale quando aveva già 82 anni. E proprio il centrosinistra contribuì a far eleggere Giorgio Napolitano nel 2006, quando l’ex esponente del Pci aveva 81 anni. Non va dimenticato che proprio Napolitano è rimasto al Quriinale fino alla soglia dei 90 anni.
Prodi da Fazio boccia anche il Pd sul ddl Zan
Sul voto per il Ddl Zan, Prodi ha detto a Fazio che «è stata una prova di forza, la destra ha anche vinto, ma a danno di un problema su cui ci voleva un accordo». Alla domanda se avrebbe votato la legge senza modifiche Prodi ha risposto: «alla fine si vota». Ma Prodi punzecchia soprattutto il suo rivale storico. «Berlusconi, si è appiattito. In questa fase storica non può fare altro… Se vuole andare al Quirinale, bisogna pure che parta da una base condivisa. Non si può permettere di litigare con Fdi e con la Lega. Il suo comportamento è razionale». Il Professore però attacca anche Letta e la strategia complessiva del Pd per portare in porto la legge: «Era molto facile fare piccole modifiche, anche verbali, ma si è strumentalizzato il tutto. Si voleva creare l’incidente e l’incidente c’è stato».
L’ex presidente del Consiglio ha risposto anche su altre questioni. La manovra finanziaria approvata dal Cdm? A Fazio, Prodi ha detto che «è nella via giusta. Ci sono anche molti propositi, come la riforma fiscale, è una cornice e il quadro è ancora da definire, ma è la via giusta. Si sta uscendo dalla crisi molto velocemente proprio perché questa è la via giusta, ma il cammino è ancora molto lungo». «Bisogna investire molto sulle cose e sulle persone».
Ad esempio sull’utilizzo del Pnrr, «la partenza è stata buona, quest’anno faremo un più 6%, ma per mantenere questo tasso di sviluppo bisogna andare a scuola di più, abbiamo una frequenza scolastica troppo bassa», ha concluso Prodi.