Rdc, Fico fa il furbetto e ridimensiona scandali e truffe: bordata di casi, ma per lui è poca cosa
Rdc, Fico prova a fare il “furbetto” e ridimensiona la portata degli scandali delle truffe milionarie. Una bordata di casi, ma per lui è poca cosa. «Appena l’1%»… Del resto, si sa, per molti dei suoi colleghi Roberto Fico è un punto di riferimento. Rappresenta la voce ferma e rassicurante del M5S alla deriva. Una sorta di Cassazione a cui spetta l’ultima parola su crociate tormentate e cause perse. Ma diciamocelo francamente: spesso tanta ostentata fermezza è giusto un modo di rivendicare autorevolezza a battaglie controverse, se non addirittura insostenibili. Come nel caso dello scontro in atto (e non da un giorno) sul Reddito di cittadinanza: rispetto al quale il presidente della Camera assesta l’ultimo, discutibile, colpo. Già: perché nel tentare disperatamente di fare da scudo al sussidio di stato tanto caro ai grillini, prova a minimizzare maldestramente. E così, sbertucciando il delicato tema delle truffe e dei raggiri smascherati da indagini e media, dichiara: «Le frodi? Sono l’1%. La misura non può morire per colpa di qualche furbo». Ma la matematica non è, e non può essere un’opinione…
Fico fa scudo al Rdc e ridimensiona lo scandalo delle truffe
Per il momento, in effetti, non sono tanto i calcoli percentuali, ma più che altro la barriera difensiva eretta da premier e ministri pentastellati – con l’ausilio dei dem capitanati dal ministro Orlando – a respingere gli assalti al controverso provvedimento. Difeso lancia in resta in nome del presunto assunto di arma indispensabile a combattere la povertà. E che invece, alla prova dei fatti, ha spesso – troppo spesso – prestato il fianco a truffe e raggiri che hanno solo finito per rimpinguare le tasche di furbetti di casa nostra e d’importazione estera. Una bordata di casi che per Fico equivale solo all’1% del totale, smascherato praticamente ogni giorno da Gdf, polizia e carabinieri a partire dall’indomani del lancio del Rdc.
Rdc, nonostante la stretta di governo sui furbetti, Fico dichiara: sono solo l’1%…
Uno scandalo di portata epocale che, guarda caso, ha indotto il governo ad adottare una stretta sui furbetti e a rivedere quei meccanismi che hanno inceppato pericolosamente il funzionamento delle erogazioni. Eppure, a giudicare dal tentativo forzato di ridimensionamento ordito da Fico, il Rdc non va smontato. E così torna il presidente della Camera torna a tuonare contro chi vorrebbe smontarlo pezzo per pezzo e sezionarne componenti e mal funzionamento. Così, in un’intervista ai microfoni di 24Mattina su Radio24. Ripresa da Il Giornale in queste ore, Fico si lancia a spada tratta in difesa del provvedimento assistenziale e tuona. Prima sparando nel mucchio: «Le frodi sono l’1% e ci sono anche in altri settori». Poi, dando il suo contributo istituzionale per rendere ancora più intoccabile la misura targata M5S, aggiunge: «Non può morire solo per colpa di qualche furbo. Perché – conclude – abbiamo visto cosa ha significato in tempi di pandemia».
Fico blinda il Rdc, ma la battaglia potrebbe essere ancora lunga…
Insomma, Fico ridimensiona e blinda il Rdc. Sperando in un passaggio in Parlamento indolore. Ma la battaglia alla misura grillina potrebbe non essere affatto una passeggiata. Visto che l’asse contro il sussidio gode di una certa trasversalità. Se si eccettuano infatti Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Liberi e uguali, dall’altra parte dello schieramento a favore ci sono Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Italia Viva, che potrebbero fare fronte comune nelle votazioni. E magari riuscire a far trasferire parte di quei fondi dove potrebbero essere più utili: politiche sulla disabilità e fisco, per esempio. E magari arrivare a soluzioni alternative con cui far crescere l’occupazione e creare posti di lavoro. Fronti sui quali – truffe e furbetti a parte – e con buona pace di tutti, il Reddito di cittadinanza e i suoi sostenitori indefessi – com’è sotto gli occhi di tutti – hanno inesorabilmente fallito…