Reddito di cittadinanza, Meloni: «Il governo si dimentica di escludere pedofili e stupratori»
“Dopo gli innumerevoli scandali legati al reddito di cittadinanza, il governo si sveglia (in parte) e cerca di mettere una toppa ad una norma sbagliata. Un sonno durato tre anni, nonostante i nostri continui richiami a colpi di emendamenti che chiedevano quantomeno di non erogare questo beneficio ai delinquenti”. Così Giorgia Meloni su Facebook a proposito dei parziali ritocchi di Palazzo Chigi sul fallimentare ‘assegno mensile contro la povertà” di grillina memoria. Ritocchi che svelano nuovi buchi neri e non impediscono il sistema di truffe strutturali emerso finora, denuncia la leader di Fratelli d’Italia.
Rdc, Meloni: pedofili e stupratori potranno riceverlo
“Purtroppo però i condannati per pedofilia, violenze sessuali, corruzione e concussione continueranno a percepire il Reddito di cittadinanza. Un ulteriore schiaffo a tutti gli italiani perbene”, conclude la Meloni. Da sempre contraria alla misura che ha disincentivato al lavoro alimentando l’assistenzialismo. E che ha mandato in tilt gli equilibri della maggioranza di governo. Che alla fine ha partorito un compromesso che prevede una parziale stretta di vite ma non un ripensamento serio della misura. Con le modifiche i beneficiari del Rdc possono rifiutare solo una offerta di lavoro “congrua” su due, invece prima era 2 su tre e viene azzerato il contratto con i 250 navigator.
La rabbia cresce sul web: è uno schifo
Decine e decine i commenti di sdegno al post della leader di FdI. “La paga a chi delinque e a chi non ha voglia di lavorare è l’emblema di quanta deficienza esiste in Italia”, scrive uno dei fan più attivi. “Chi ha versato dai 20 anni di contributi in su, prende meno di costoro. Avanti tutta, giustizia va fatta. Non è giusto tutto questo schifo”.