Reddito di cittadinanza, scandalo senza fine: in Calabria altri 500 truffatori, tra cui un uomo con 17 auto

4 Nov 2021 14:18 - di Redazione

Scoperte nuove truffe sul reddito di cittadinanza. Cresce di giorno in giorno la lista dei furbetti. Che accedono all’assegno mensile senza averne i requisiti.

Reddito di cittadinanza, scoperti altri 500 furbetti

Il bilancio dei controlli dell’Arma dei carabinieri calabrese sulla regolarità delle istanze dei percettori del Rdc parla chiaro. Oltre 500 persone denunciate e di 2,5 milioni di euro recuperati. Nei tre anni di vigenza della misura a sostegno delle famiglie in difficoltà.

Anziano di Taranto con 17 auto

Solo nella provincia di Taranto sono 231 le persone che hanno beneficiato in modo indebito del reddito di cittadinanza. E che sono state individuate dai carabinieri nell’ambito della prima campagna svolta  partia lo scorso maggio. Tra i casi più eclatanti quello di un 71enne tarantino, disoccupato che percepiva il reddito di cittadinanza. Ma al contempo era proprietario, con la moglie e il figlio, di ben 17 automobili e di una motocicletta. Tra cui una Bmw, una Mini Cooper, tre Jeep, due Smart e una Kawasaki Ninja.

False gravidanze e residenze inventate

Particolarmente diffuso è stato l’aggiramento dei requisiti. “Che si è concretizzato nelle modalità più disparate”, spiegano i carabinieri. Dalla simulazione di gravidanza all’attestazione di residenza presso ruderi inesistenti. O addirittura dell’esistenza di una famiglia fittizia. Sino ai tentativi della criminalità organizzata di lucrare sulle risorse. Previste dal governo in tema di incentivazione dell’occupazione.

Il lavoro dei carabinieri sul territorio

Per contrastare il fenomeno, i carabinieri lavorano intensamente. Le analisi delle istanze presentate si integrando ai riscontri sul territorio. Concentrando gli sforzi sulle aree più degradate.

Altri casi nel viterbese per 52mila euro

Altri casi sono emersi nel viterbese. Otto persone hanno percepito illegalmente il reddito di cittadinanza per oltre 52mila euro. La pacchia è finita quando sono finiti nei controlli dei carabinieri di Viterbo. Si tratta di 5 italiani e tre stranieri. Che hanno dichiarato falsamente di avere i requisiti. Omettendo di dichiarare redditi familiari. O tramite false attestazioni di residenza e di componimenti di nuclei familiari. A scoprirli sono stati i Carabinieri della Stazioni di Orte, Gallese e di Fabrica di Roma.

Di Maio cade dalle nuvole

Di fronte all’esplodere degli scandali, però, Di Maio, padre della misura che avrebbe dovuto sconfiggere la povertà, cade dalla nuvole. “I furbetti devono essere perseguiti. Come hanno fatto la nostra Guardia di finanza e i Carabinieri, ma non capisco il dibattito sull’abolizione”. A chiedere controlli immediati dell’Inps invece è Antonio Mastrapasqua, ex presidente dell’istituto.  ”Basta con le truffe da miliardi, il Paese non può più sopportarlo. Credo che dopo quello che emerso nella giornata di ieri, non si possa continuare a trattare il reddito di cittadinanza come qualcosa che sarà riformato“.

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