Roma, la zia della rom che sfrattò il pensionato occupa da mesi una casa dell’Inps. E Gualtieri tace
Ancora lo scempio di una casa occupata dai rom a Roma. La zia della rom che sfrattò il pensionato Ennio, si è abusivamente insediata da mesi un appartamento dell’Inps. Nel frattempo il sindaco neo-insediato, Roberto Gualtieri, tace su un problema che dilaga in maniera inquietante. Del resto, per invadere e presidiare le abitazioni basta una dritta. Che arriva – dopo attento monitoraggio e dietro lauto compenso – direttamente al campo rom. «Funziona così», dicono le fonti a Il Giornale che dedica un ampio servizio a un nuovo scandaloso caso di appartamento rubato e presidiato ancora una volta (guarda caso) nel quartiere Don Bosco della capitale. È il sospetto che motiva la pista di chi indaga sulla vicenda di Ennio Di Lalla, l’anziano di 86 anni che dopo essersi assentato per un ricovero in ospedale si è ritrovato l’abitazione invasa da un gruppo di rom.
Roma, ancora una casa occupata dai rom
Non solo un’ipotesi investigativa. A suffragare dubbi e avvalorare gli indizi ci sono infatti le voci che girano direttamente nel campo nomadi di via dei Gordiani. E con una serie di riscontri plausibili: per esempio, l’insediamento della capitale dove i rumors circolano insistentemente è lo stesso in cui viveva Nadia Sinanovic, una delle protagoniste dell’occupazione abusiva in via Pasquale del Giudice. Nell’accampamento sono in molti ad ammettere al quotidiano milanese «che capita spesso di ricevere dritte sugli immobili abbandonati in cui introdursi dietro il pagamento di un corrispettivo in denaro. Diverse migliaia di euro che qualcuno è disposto a spendere pur di lasciarsi alle spalle immondizia e baracche fatiscenti».
L’immobile di proprietà dell’Inps a pochi passi dall’appartamento del pensionato romano
Oltretutto, una inquietante coincidenza salta davvero agli occhi come non trascurabile cartina di tornasole dei sospetti avanzati dagli inquirenti. A qualche decina di metri dall’appartamento del povero pensionato vittima dell’ultimo sopruso immobiliare, ce ne sarebbe un altro. Occupato – e dall’estate scorsa – proprio dalla zia di Nadia Sinanovic. Si tratta di un immobile di proprietà dell’Inps in via Calpurnio Fiamma 130, di cui la donna, una 40enne rom, si sarebbe impossessata insieme alla figlia a luglio dopo che la legittima locataria l’aveva restituita all’ente previdenziale proprietario dell’appartamento.
La casa occupata e presidiata dalla zia della rom che aveva preso quella del pensionato
A quanto risulta al quotidiano diretto da Minzolini, l’Inps ha subito sporto denuncia contro l’occupazione abusiva dell’immobile, ma da luglio a oggi non è ancora cambiato nulla. Tanto che, gli stessi dipendenti dell’ente – ricostruisce stavolta il Messaggero – hanno effettuato un sopralluogo assieme ai carabinieri. Una visita non gradita all’occupante dalla quale è emerso, tra l’altro, che la rom insediatasi abusivamente, non contenta di aver invaso e presidiato l’appartamento dell’Inps rimasto libero, si è anche allacciata illegalmente all’elettricità pubblica. E così, oltre ad aver bypassato l’elenco degli utenti in attesa di un alloggio. A non pagare il canone di locazione. locazione, la donna e sua figlia risparmiano anche sulla corrente, affibbiando il conto ai cittadini. Di poco conto ciò che resta da saldare: per cucinare, infatti, la donna usufruisce delle più economiche bombole del gas…
Case occupate, il sospetto del racket: sarebbero sette gli appartamenti colonizzati dagli abusivi
Insomma, abusiva su più fronti, la rom è stata denunciata anche per l’allaccio agli utenti. Eppure, tutto questo ancora non basta. Perché finché non arriverà il decreto esecutivo per lo sfratto le forze dell’ordine hanno le mani legate. E la burocrazia vince sulla legalità, e la prepotenza sul diritto. Sarà perché forti di queste certezze che i rom continuano imperterriti a occupare e lucrare abusivamente. Tanto che, scrive Il Tempo e Il Giornale rilancia: sarebbero ben sette gli appartamenti colonizzati dagli abusivi, nell’impunità generale. Ma dal fronte del governo e del Campidoglio tutto continua a tacere. Con la sola voce di Giorgia Meloni e Fdi e della Lega che intervengono e denunciano. Mentre da sinistra si registra – e si incassa – l’ultima beffa. Il sindaco Gualtieri? Non pervenuto…