Roma sprofonda nella lista delle peggiori. I primi passi di Gualtieri non rassicurano
A Roma si vive sempre peggio. Nella classifica annuale sulla Qualità della vita nelle 107 province italiane, stilata da ItaliaOggi e Università La Sapienza, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, la Capitale scivola alla 54esima posizione, perdendone altre quattro dal già poco lusinghiero 50esimo posto dello scorso anno. A conquistare la vetta è, invece, Parma che partiva dal 39esimo posto. Chiude Crotone, che era già penultima.
Il Nord cresce, il Sud chiude la classifica
Diverse sono state però le scalate, oltre a quella di Parma: Bolzano passa dall’ottava alla terza posizione; Bologna era 27esima e ora è quarta; Milano guadagna quaranta posizioni, dalla 45ª alla quinta; Trieste passa dal settimo posto dal 40esimo; Firenze da 31esima diventa sesta. In generale, il “cluster Metropoli”, si afferma come la locomotiva della qualità della vita italiana, ma solo al centro-nord. Nel centro-sud, invece, da Napoli a Foggia, da Siracusa a Taranto, i parametri restano bassi: affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; reddito e ricchezza; tempo libero.
La debacle di Roma: la qualità della vita scende ancora
Una fotografia che riguarda anche la qualità della vita a Roma e che – avverte Il Tempo che alla Capitale ha dedicato un focus in prima pagina – suona non solo come l’ennesima bocciatura della fu giunta Raggi, ma anche come «un monito per il neo sindaco Roberto Gualtieri». Si parte dalla sezione “Affari e lavoro”, dove Roma crolla dall’89esimo posto al 72esimo, con il parametro dell’occupazione che perde tre posizioni (dalla 55 alla 58) e quello della disoccupazione che ne perde sei (da 59 a 65). Ancora peggio va sul fronte dell’Ambiente, dove di posizioni Roma ne perde 27, passando dalla 49esima alle 76esima, con una debacle totale sulla specifica voce della raccolta dei rifiuti che si trova in 89esima posizione, mentre la differenziata crolla alla 83esima, dalla 77esima.
La Capitale mediocre per tempo libero e turismo
È una voce nuova, invece, quella che riguarda “Tempo libero e turismo”. Dunque, mancano parametri per un raffronto. Il dato assoluto, comunque, anche qui è tutt’altro che lusinghiero: Roma è alla 48esima posizione, che nel dettaglio vede le strutture per il turismo al 65esimo posto, gli alberghi al 51esimo, i cinema al 49esimo, le palestre al 55esimo e le librerie al 34esimo.