Sanremo, il Cristian Music Festival sfida l’Ariston: «Ora ci siamo anche noi. Cantiamo la lode a Dio»
Non solo il Festival della canzone italiana. Quest’anno Sanremo ospiterà anche una nuova manifestazione: il “Cristian Music Festival”, che andrà in scena negli stessi giorni della tradizionale kermesse musicale dell’Ariston. D’altra parte, l’evento nasce proprio come contraltare alla più blasonato show, che quest’anno, ancora sotto la direzione artistica di Amadeus, arriva alla 71esima edizione e che l’anno scorso fu segnato da accese polemiche per la controversa performance in cui Fiorello entrò in un quadro di Achille Lauro indossando una corona di spine. Uno spettacolo duramente stigmatizzato anche dal vescovo cittadino, monsignor don Antonio Suetta, che si scagliò contro l’uso blasfemo e offensivo dei simboli cristiani.
Il Cristian Music Festival sfida l’Ariston
La manifestazione, che a quanto pare si svolgerà con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Diocesi, si terrà presso l’Auditorium di Villa Santa Clotilde, Opera San Orione, il 4 e il 5 febbraio 2022, proprio mentre sarà in corso il Festival della canzone italiana, in cartellone da martedì primo febbraio a sabato 5. Il Cristian Music Festival è rivolto a interpreti, cantautori, band musicali e musicisti (che potranno partecipare alle selezioni fino al 15 dicembre) e, spiega il comunicato, «nasce anche in seguito alle polemiche sollevate, lo scorso anno, dal vescovo di Sanremo, Antonio Suetta, che ha pubblicato sul sito della Diocesi una lettera nella quale accusava il Festival di Sanremo di “mancanza di rispetto e derisione verso la fede cristiana esibite in forme volgari e offensive”».
Il direttore artistico: «Cantiamo la lode a Dio»
La prima edizione del Cristian Music Festival Sanremo 2022 sarà diretta dal musicista Fabrizio Venturi, già vincitore, si legge sul suo sito, della gara mondiale per l’inno della Fondazione internazionale Giovanni Paolo II. «Sarà un festival di Cristian Music: con la “C” maiuscola, ma senza “H”, perché siamo italiani», ha spiegato Venturi, precisando che «lasciamo la scritta “music” perché suona bene». «L’intento – ha proseguito – è quello di realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede, tra la canzone e la lode a Dio. Si potrà così realizzare un canto colmo di speranza e di coraggio e di quell’anelito che eleva l’animo molto in alto, in quanto attinge al linguaggio più potente che Dio ha donato all’uomo: la musica. Il Festival, infatti – ha concluso il musicista – si prefigge l’intento di lodare Dio attraverso la musica nella Città dei fiori, Sanremo, che è il luogo che meglio rappresenta l’Italia musicale».