Sara Cunial, l’ex grillina maniaca del complottismo e No Vax, vince il ricorso sul Green pass
Sara Cunial, deputata del Misto nota per le sue posizioni no vax, potrà entrare alla Camera senza esibire il green pass. La parlamentare ha infatti vinto il ricorso presentato per essere ‘esentata’ dall’obbligo del certificato verde in vigore a Montecitorio come in ogni altro luogo di lavoro. Il ricorso è stato accolto dal presidente del collegio di appello della Camera dei deputati, Andrea Colletti.
Sara Cunial, ex deputata 5Stelle, è finita sotto i riflettori delle cronache complottiste due giorni fa ma non per notizie riguardanti i vaccini. La deputata si trovava nel carcere di Salerno lo scorso 19 gennaio. Stesso giorno in cui due emissari americani provarono a interrogare un detenuto, Arturo D’Elia, accusato di far pare dell’ItalyGate, cioè il presunto coinvolgimento dell’Italia nella vittoria di Joe Biden alle elezioni. D’Elia ha raccontato l’episodio in una intervista a Repubblica. «I due soggetti entrarono con la deputata Sara Cunial, provarono a fare domande sulle elezioni americane. Il mio assistito si spaventò, segnalai tutto ai pm», conferma il legale di D’Elia, che sarebbe l’hacker italiano sospettato dalla Casa Bianca di Trump di aver manipolato il voto degli statunitensi all’estero.
Alla vigilia dell’entrata in vigore del Green pass, Sara Cunial si era barricata con un altro ex grillino, Davide Barillari, consigliere regionale, nell’ufficio di quest’ultimo alla Pisana. Ma poi avevano dovuto desistere dall’occupazione perché l’ufficio era da sanificare a seguito della scoperta di un dipendente positivo al Covid.