“Sberla” della Carfagna a Salvini: «Chi vuol governare l’Italia non può essere euroscettico»

18 Nov 2021 17:51 - di Francesca De Ambra
Carfagna

«L’euroscetticismo è un lusso che chiunque aspiri a governare l’Italia non può assolutamente permettersi, soprattutto oggi». Parola di Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale. Concetti non proprio nuovissimi, ma che ribaditi oggi somigliano ad un sasso scagliato contro la decisione della Lega di partecipare al summit sovranista in agenda ai primi di dicembre in Polonia. I rapporti tra la Carfagna e Matteo Salvini, si sa, sono improntati da tempo al variabile con possibili precipitazioni a carattere temporalesco. Fuor di metafora, è fin troppo risaputo che tra i due non scorra proprio buon sangue.

Il leader della Lega sarà al summit dei sovranisti in Polonia

Con i colleghi di governo Renato Brunetta e Maria Stella Gelmini, la ministra salernitana guida l’anima più centrista di Forza Italia. Si definiscono liberali, cristiani, europeisti e garantisti ma il loro vero obiettivo è una legge elettorale proporzionale che non li costringa all’alleanza con Lega e FdI. Nulla di strano, quindi, che trovandosi a Bruxelles abbia fornito una risposta agrodolce a chi le chiedeva se «davvero» Forza Italia si veda al governo «con chi vorrebbe schierare l’Italia con Polonia e Ungheria». Ogni riferimento a Salvini (i Conservatori della Meloni in Polonia non andranno) è puramente voluto.

Carfagna: «Forza Italia deve tornare centrale»

Ma la Carfagna non si è sottratta: «La garanzia perché la coalizione di centrodestra sia europeista è rappresentata dalla capacità di Forza Italia di ritornare ad essere il partito traino della coalizione». Condizione, stando almeno ai sondaggi, al momento poco realizzabile. E la ministra non se lo nasconde, anzi. «Ora – conclude, infatti – c’è bisogno che Forza Italia torni a far sentire la sua voce, naturalmente crescendo nei consensi e ritornando ad essere centrale». Giusto. ma chissà se ha mai pensato che il suo partito non lo è più proprio per aver deciso di rincorrere un moderatismo senz’anima. E, a quel che sembra, anche senza futuro.

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