Sondaggio da incubo per il M5S, tallonato da Forza Italia. Il centrodestra fa il vuoto dietro di sé
Il centrodestra viaggia col vento in poppa, come certificato dal sondaggio Winpoll-Sole 24 Ore. Il panorama è chiaro: Lega, FdI e Forza Italia si confermano prima coalizione del Paese, con il 49,5% delle preferenze, mentre il centrosinistra formato da Sinistra, Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Verdi si attesterebbero al 43,4%. Il restante 7% preferisce collocarsi al di fuori dello schema bipolare. I due dati più macroscopici sono lo sprofondo del M5S, in caduta libera all’11 per cento e il ritorno a doppia cifra di Forza Italia, che con il 10,3 per cento, tallona ora molto da vicino i grillini. Scenario molto interessante.
Sondaggio choc per il M5S
All’orizzonte si staglia la profonda crisi dei giallorossi, o almeno quel che rimane della coalizione, visto che il nuovo terreno di scontro tra Pd e M5S sull’indicazione del relatore della manovra è ancora aperto. Stanno ancora litigando. I 5 Stelle minacciano la linea dura e non escludono lo strappo: “Dobbiamo avere voce in capitolo”. Dal loro canto i dem iniziano a frenare in merito a una possibile alleanza futura: “Non è un buon viatico per il futuro. Sappia Conte che l’arroganza parlamentare non è un cemento usato per tenere in piedi le alleanze”. Non a caso il senatore Andrea Marcucci ha consigliato al Partito democratico di ponderare con cautela “prima di firmare intese elettorali”.
Sondaggio Sole24Ore: Forza Italia in doppia cifra
La notizia è certamente il boom di Forza Italia, trainato dalla ribalta quirinalizia. Il ‘patto di Villa Grande’ “lo ha rilegittimato come componente imprescindibile della coalizione di centrodestra. L’aver convinto Salvini e Meloni ad accettarlo come candidato unico del centrodestra al Quirinale gli ha ridato una visibilità e un ruolo che da tempo non aveva”, commenta una nota dell’istituto di sondaggi. “Nel caso del M5s è esattamente l’opposto. Conte annaspa. Da mesi il suo partito è in cerca di una identità e di una strategia. E’ in una sorta di limbo. Il vecchio Movimento è morto ma il nuovo non è ancora nato. Le amministrative sono andate molto male; e non sono servite ad accelerare la definizione di un nuovo profilo e di una nuova classe dirigente. Il risultato è una continua erosione dei consensi. Si vedrà in futuro con altri sondaggi se l’11% rappresenta una flessione temporanea. Oppure un ulteriore smottamento della sua vecchia base elettorale” spiegano i sondaggisti.
I guai di Letta e Conte
Stando così le cose, al momento, in ottica centrodestra non ce ne sarebbe per nessuno. La profonda crisi di Letta e di Conte si riverbera infatti sul nodo Quirinale: rischiano grosso sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Il primato di Letta nell’attule sondaggio non è significativo nella partita per il Colle, che ad oggi si profila come la madre di tutte le battaglie. Letta sa che il Pd per la prima volta non potrà esprimere un proprio candidato. In più, ha una grossa spina nel fianco: teme di perdere il controllo delle truppe parlamentari nel voto segreto dell’urna. Come del resto – e in misura maggiore- anche Giuseppe Conte. Entrambi sono sovrastati dallo “spettro” di Renzi che potrebbe muovere le sue pedine in questa delicata partita quirinalizia. Il centrodestra, in questa cornice, presentandosi unita, avrebbe la strada spianata.