Sparò a un ladro albanese: Walter Onichini cambia carcere per le minacce dei detenuti stranieri
8 Nov 2021 15:38 - di Carlo Marini
Walter Onichini è stato trasferito d’urgenza dal carcere di Venezia a quello di Padova.
Lo rende noto il Gazzettino, riportando del codice dei detenuti stranieri, ormai maggioranza, nel penitenziario di Venezia. “Chi spara a un albanese deve pagare”, il codice dei detenuti stranieri del carcere di Venezia parla chiaro: per queste ragioni Walter Onichini è stato trasferito in fretta e furia dal carcere di Venezia a quello di Padova.
Lo rende noto Il Gazzettino, ricostruendo gli sviluppi dell’incubo giudiziario che sta vivendo il macellaio veneto che, nel luglio del 2013 sparò, ad un ladro albanese che di notte si era introdotto nella sua abitazione. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso al processo. Dal 13 settembre Onichini sta scontando 4 anni e 11 mesi per tentato omicidio.
La beffa della vicenda è che il ladro ferito dal macellaio è un albanese espulso prima dei fatti, che si trovava in Italia illegalmente. Al ladro, condannato per quel furto a tre anni e 8 mesi, Onichini deve pure dare 25mila euro di risarcimento.
Fratelli d’Italia ha chiesto la grazia per il macellaio veneto
Per evitare che le minacce nei confronti di Onichini si trasformassero in pestaggi, aggressioni o peggio, il macellaio veneziano era sempre rimasto in isolamento nella cella da oltre due mesi. Fino al trasferimento ottenuto a fine ottobre. Nel frattempo, i suoi legali stanno preparando la richiesta di grazia (anche parziale). Richiesta reiterata anche da Fratelli d’Italia. Il paradosso tra la situazione del negoziante italiano e la sua vittima, Elson Ndreca appare evidente. Sul ladro albanese, che nel suo Paese risulta latitante, pende anche un altro processo con l’accusa di falsa testimonianza per non aver fatto il nome dei suoi complici. Da qui, probabilmente la solidarietà criminale e “mafiosa” dei detenuti del carcere veneziano. Per il macellaio veneziano è nata anche una pagina Facebook con migliaia di iscritti.
Le lacrime della moglie di Walter Onichini
«Normalmente quando si prepara la valigia – ha scritto su Facebook Sara Scolaro, moglie di Onichini – lo stato d’animo è felice perché è il preludio di una vacanza, di un viaggio, di un week end, dell’incontro con amici, parenti, amori. Per noi invece è un momento triste, in cui metti dentro le cose, le poche consentite, con il magone alla gola e con la tristezza nel cuore. Poi ti rechi in un posto che mai avresti pensato di varcare nella tua vita. Senza mai perdere la speranza che qualcosa cambi presto».
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