“Speranza mentì sull’Oms, nelle chat ci sono le prove”. Bignami (FdI) chiede a Draghi di rimuoverlo (video)
“Le scelte relative al ritiro del dossier Zambon furono autonome, dell’Oms”, disse il ministro della Salute Speranza al Parlamento nel corso della discussione sulla mozione di sfiducia presentata ad aprile scorso da Fratelli d’Italia. In quella sede il ministro affermò di non aver mai interferito sulla mancata divulgazione del documento redatto da Francesco Zambon sulle gravi carenze dell’Italia all’inizio della pandemia. Parlò di speculazioni politiche, senza mai rispondere. Ma Speranza, sui pasticci dell’Oms e del governo italiano, mentì, secondo Fratelli d’Italia, che mostra gli atti della Procura di Bergamo e commenta le chat mostrate da Report che incastrano il ministro.
Speranza e le bugie sul dossier dell’Oms
“Avevamo già dimostrato come in realtà il Capo di Gabinetto del Ministero, misteriosamente dimessosi nelle scorse settimane dopo un’audizione di 8 ore davanti ai PM di Bergamo, avesse operato per far si che il documento non venisse rimesso on line”, accusa oggi Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia. “A seguito della divulgazione di alcune chat intercorse tra Brusaferro e Speranza abbiamo la prova che il Ministro Speranza, direttamente e non solo per tramite del suo capo di Gabinetto, è intervenuto sui vertici OMS riguardo al documento redatto da Zambon, condizionandone l’operato. Il Ministro, come da noi sempre sostenuto, ha mentito. Confidiamo che il Presidente del Consiglio Draghi intervenga rimuovendo Speranza”, conclude Bignami, che nel video ricostruisce tutta la vicenda del report ritirato, chat rivelatrici comprese sulla base di quanto raccontato anche dalla trasmissione di RaiTre. Sebbene ai pm il 29 gennaio scorso l’esponente Leu avesse detto che quel report era indifferente per lo Stato, dalle chat emerge che Brusaferro, Speranza e il suo capo di gabinetto Goffredo Zaccardi avrebbero lavorato per una posizione comune sul report cancellato.