Stretta del Csm (con il trucco) sui magistrati che dormono sui fascicoli

10 Nov 2021 19:53 - di Roberto Frulli

Ufficialmente il Csm, dopo l’imbarazzante caso Palamara e con la reputazione delle toghe sotto le suole delle scarpe, propone una stretta sugli incarichi extragiudiziali – vale a dire quel mucchio di soldi in più che vanno a gonfiare i già ricchissimi stipendi – ai magistrati che dormono sui fascicoli e ritardano così  il deposito dei provvedimenti rendendo la Giustizia quel carrozzone inutile che tutti gli italiani purtroppo conoscono e temono.

Ma c’è il trucco. E quindi i magistrati fannulloni potranno continuare a dormire sonni tranquilli tanto nessuno, nemmeno il Csm, ovviamente, li toccherà mai.

Con un semplice aggettivo i consiglieri del Csm cambiano le carte in tavola giacché spiegano che la stretta sull’assegnazione di incarichi extragiudiziari è prevista solo per quei magistrati che ritardano, regolarmente, nel deposito dei provvedimenti. Regolarmente. Non 1,2, 3 o dieci volte. Regolarmente. Che poi significa tutto e niente. Insomma l’ennesimo fumo negli occhi.

Naturalmente a decidere sui magistrati saranno sempre gli stessi colleghi magistrati.

Secondo il Csm quella sugli incarichi  direttivi è una delle modifiche apportate dal Consiglio superiore della magistratura alla circolare per l’assegnazione di incarichi extragiudiziari e si tratta di modifiche dirette a stabilire regole innovative per superare specifici contrasti interpretativi e semplificare le procedure amministrative funzionali all’ottenimento del provvedimento di autorizzazione poiché sono proprio gli stessi consiglieri di palazzo dei Marescialli a rilasciare i permessi per gli incarichi esterni. In un luogo come questo dilaniato dal correntismo si può immaginare cosa significhi tutto questo.

Il Consiglio, scrive il Csm nella delibera approvata dal plenum, ai fini dell’autorizzabilità o meno di un incarico extragiudiziario, deve valutare “l’eventuale sussistenza, nell’anno antecedente alla data della domanda di autorizzazione, di ritardi nel deposito dei provvedimenti, che siano significativi per durata o per numero”. Anche sul termine “significativi” si può immaginare i dibattiti inutili che si consumeranno.

Il Csm ha, poi, previsto il divieto espresso per i magistrati ordinari di assumere l’incarico di membri del comitato di sorveglianza delle imprese in amministrazione straordinaria e l’introduzione di modifiche di natura restrittiva alle docenze a titolo oneroso conferite da enti privati.

Il Consiglio, inoltre, in sede di autorizzazione, quando l’incarico provenga da un ente inserito in un gruppo, deve valutare anche l’oggetto sociale delle società controllanti e controllate.

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