«Traditore», «venduto», «senza dignità»: social scatenati contro Salvini per il sì al dl Green pass
Il sì al decreto Green pass costa a Matteo Salvini una sollevazione da parte dei No Pass, che vedevano nella Lega e nel suo segretario un argine alle pulsioni chiusuriste e divietiste all’interno del governo. È Twitter a dare la misura di quello che sta accadendo, tra accuse di «tradimento», di «collusione coi dittatori», di «perdita di dignità».
Il sì di Salvini al decreto Green pass
Ieri il governo ha posto la fiducia sul decreto Green pass, quello che ha stabilito l’obbligo del lasciapassare anche per poter lavorare e che ha già avuto l’ok del Senato, sempre con fiducia. Contro la decisione di blindare il provvedimento si è levata solo la voce di FdI, che, con il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, tra gli altri, ha parlato di «imbarazzo» per l’ennesima fiducia inutile in «un Parlamento sostanzialmente delegittimato». Salvini, invece, dalla maggioranza, non ha potuto far altro che prendere nuovamente atto e allinearsi, pur lasciando libertà di voto ai propri deputati: chi non se la sentirà, potrà non votare.
Le reazioni sui social
Il popolo No Green Pass non l’ha presa benissimo. «Chissà per quali pressioni ha deciso di piegarsi e perdere dignità e base elettorale. Attendo il prossimo “non scherziamo” dopo quello per le vaccinazioni ai bambini , per gli adolescenti, per il Green Pass per bar e ristoranti e per il lavoro», ha scritto Raffaella. Per un utente che si firma “Il nome c’è” «questi ormai sono sicuri che non ci faranno più votare e che, se anche ce lo lasceranno fare, stabiliranno loro a priori come saranno andate le elezioni. Non c’è altra spiegazione». Giovanni, poi, accusa il leader del Carroccio di essere un «traditore: si è schierato con il demonio. Ricordatevelo».